Economia

L'agricoltura "intelligente"
alla prova della redditività

Un fascicolo della Commissione Agricoltura della Ue indica una serie di suggerimenti e soluzioni intelligenti che le imprese agricole potrebbero adottare a vantaggio del clima, per mitigarne i cambianti e consentire alla stessa agricoltura una maggiore resilienza

Per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica, la Commissione europea ha sviluppato il progetto noto come Green Deal europeo che contiene le strategie “Biodiversità” e “Farm to Fork”. Indicazioni che sono state al centro dello sviluppo della riforma della Politica agricola comunitaria entrata in vigore lo scorso primo gennaio. Ma è altrettanto noto come queste indicazioni siano state sviluppate in tempi lunghi e ben diversi dai fatti che hanno condizionato i mercati e l’economia mondiale, segnatamente la pandemia ed il conflitto russo-ucraino. Tuttavia, le indicazioni contenute nella nuova Pac non sono sostanzialmente cambiate e gli agricoltori vi si devono adeguare.

Un fascicolo della Commissione Agricoltura della Ue indica una serie di suggerimenti e soluzioni intelligenti che le imprese agricole potrebbero adottare a vantaggio del clima, per mitigarne i cambianti e consentire alla stessa agricoltura una maggiore resilienza. Le realtà di un cambiamento climatico stanno colpendo sempre più l’agricoltura e la silvicoltura europee. La siccità, i cambiamenti nell’andamento delle precipitazioni, gli eventi meteorologici estremi, i parassiti e le malattie o un numero crescente di incendi boschivi incidono tutti sulla produttività agricola e forestale, sulla produzione alimentare e sui redditi degli agricoltori.

L’agricoltura intelligente per il clima (Climate Sustainable Agriculture – CSA) è un approccio che può aiutare gli agricoltori e i silvicoltori ad aumentare la produttività e i redditi in modo sostenibile. Aiuta anche a costruire la resilienza e ad adattarsi agli effetti del cambiamento climatico e contribuisce alla mitigazione del cambiamento climatico riducendo o eliminando le emissioni di gas serra. Le pratiche intelligenti per il clima possono concentrarsi sui modi per ridurre le emissioni nell’allevamento del bestiame, per ridurre gli input agricoli (come combustibili, energia, agrofarmaci, fertilizzanti minerali) per una maggiore efficienza delle risorse o per mantenere il carbonio immagazzinato nel suolo. Rendere i sistemi agricoli più diversificati può anche renderli più resilienti di fronte ai cambiamenti climatici.

Sono ormai numerose le ricerche condotte in questo senso da diversi istituti di ricerca e gruppi operativi intereuropei che hanno sviluppato progetti innovativi in cui agricoltori, allevatori e silvicoltori stanno sviluppando e testando pratiche climaticamente intelligenti che affrontano le sfide locali, contribuendo così a costruire un’agricoltura ed una silvicoltura europee più resilienti.

Il settore agricolo europeo ha già compiuto grandi sforzi per ridurre le emissioni in atmosfera, come dimostrato dai dati sull’agroalimentare europeo, ma le pratiche intelligenti per il clima possono aiutare ulteriormente gli agricoltori a ridurre la loro impronta climatica, migliorando al contempo la produttività e risparmiando sui costi. Sistemi di allevamento basati sulla gestione sostenibile del letame e l’ottimizzazione dell’alimentazione del bestiame possono contribuire a ridurre le emissioni in azienda. Strumenti economici per l’agricoltura di precisione possono consentire agli agricoltori di applicare i fertilizzanti in modo più efficiente.

L’agricoltura ha un enorme potenziale per immagazzinare carbonio organico nel suolo, nelle piante e negli alberi, riducendo le emissioni di CO2 che contribuiscono al riscaldamento globale. Suoli sani aiutano a mitigare gli effetti del cambiamento climatico e portano a raccolti migliori, maggiore biodiversità e migliori servizi ecosistemici. Pratiche agricole come l’agroecologia, l’agricoltura conservativa, l’utilizzo di rotazioni delle colture e colture di copertura o il mantenimento di pascoli permanenti possono aiutare a catturare la CO2 nel suolo a lungo termine.

In molti progetti innovativi, agricoltori e ricercatori stanno testando pratiche intelligenti per il clima che ottimizzano il bilancio del carbonio nei sistemi agricoli, riducono gli input (carburanti, agrofarmaci, fertilizzanti) e hanno benefici per i raccolti agricoli. L’agricoltura di precisione crea maggiori opportunità per monitorare il contenuto di carbonio nel suolo e fare un uso più efficiente di acqua, fertilizzanti e altre risorse.

Le indicazioni fornite, alcune delle quali già ampiamente introdotte nelle nostre aree della pianura padana, si veda ad esempio le tecniche di agricoltura conservativa o della minima lavorazione, dovranno tuttavia superare la prova della loro attuazione nelle condizioni di una agricoltura altamente professionale come quella padana. E soprattutto della sua redditività aziendale.

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