Terremoto, Caritas Crema
attiva la raccolta fondi
Caritas Italiana è impegnata in Turchia e Siria da molti anni in collaborazione con le rispettive Caritas nazionali. Già prima del terremoto era attiva, fornendo un accompagnamento tecnico per lo sviluppo organizzativo, lo sviluppo e la gestione di progetti di assistenza umanitaria, riabilitazione economica e percorsi di riabilitazione psico-sociale e di riconciliazione per migranti e giovani.
In Turchia Caritas Italiana, grazie anche al contributo della Conferenza Episcopale Italiana, in occasione di precedenti terremoti ha attivamente contribuito alla formazione del gruppo di coordinamento che oggi è impegnato a gestire questa nuova grande emergenza. Pure in Siria, opera da molti anni sostenendo la locale Caritas in diversi progetti, anche nelle aree colpite dal terremoto, in risposta agli enormi bisogni provocati da 12 anni di guerra, sia sul piano umanitario che con alcune iniziative a sostegno della riabilitazione socio-economica e di promozione della pace e formazione a partire dai giovani.
In questa fase è in costante contatto con Caritas Turchia, Caritas Siria e la rete Caritas internazionale per raccogliere informazioni e diffonderle alla rete in Italia, per potersi coordinare con tutti gli attori in loco, partecipare all’appoggio tecnico con proprio personale in base alle esigenze. Grazie al contributo della Conferenza Episcopale Italiana è stato predisposto un primo stanziamento di fondi per il sostegno degli interventi.
In stretto coordinamento con il Presidente di Caritas Turchia, mons. Bizzeti, e con il gruppo di lavoro per le emergenze, tre operatori di Caritas Italiana sono a Istanbul dall’8 febbraio scorso per supportare lo staff di Caritas Turchia nella valutazione dei bisogni, nella messa a punto di un piano di lavoro e nel coordinamento. Caritas Crema partecipa alle iniziative che, di concerto con quelle di Siria e Turchia, Caritas Italiana propone alla rete nazionale, tra cui l’avvio di una raccolta fondi a livello territoriale in favore delle popolazioni colpite dal terremoto tramite IBAN IT52N0844156840000000022470 con causale: “Terremoto Turchia/Siria 2023”, oppure direttamente presso la Curia vescovile o la Casa della Carità, in via Madre Teresa di Calcutta 1 (ex viale Europa 2).
Sul sito www.caritas.it sono disponibili i comunicati stampa e saranno inviati aggiornamenti sugli interventi in atto man mano che verranno definiti, secondo l’evolversi della situazione. Contemporaneamente, recependo l’espressa richiesta di entrambe le Caritas di Turchia e Siria, Caritas Italiana raccomanda di non effettuare raccolte di beni materiali, né inviarli. E, al momento, anche di non recarsi nei due Paesi, perché eventuali disponibilità in tal senso vanno gestite opportunamente illustrando le difficoltà e le esigenze reali.
Tali raccomandazioni sono particolarmente importanti in questa emergenza data la complessità del contesto sociopolitico nei due Paesi e nell’area colpita in particolare, nonché il delicato equilibrio in cui operano le Chiese.