Fiera di S. Apollonia,
il convegno di Coldiretti
Nell’ambito della storica Fiera di Sant’Apollonia, che si svolgerà a Rivolta d’Adda dal 18 al 20 febbraio, ieri sera in sala consiliare interessante convegno organizzato da Coldiretti Cremona: “Filiera zootecnica nel 2023, cosa ci aspetta in un mercato in evoluzione”, questo il tema dell’incontro, rispetto al quale hanno portato i loro contributi Daniele Rama, professore ordinario di Economia ed estimo rurale, nonché direttore dell’Osservatorio sul Mercato dei prodotti lattiero-caseari all’Università Cattolica di Cremona, Carlo Rusconi, veterinario ATS Valpadana e Tiziano Fusar Poli, presidente di Latteria Soresina. La serata, moderata dal direttore di Coldiretti Cremona, Paola Bono ha visto anche il saluto del sindaco di Rivolta, Giovanni Sgroi e nella parte conclusiva, l’intervento di Paolo Voltini.
Un’occasione quella di ieri, per parlare di agricoltura, zootecnia, trasformazione lattiero casearia, partendo dal territorio provinciale, per approfondire scenari futuri, nazionali e internazionali, alla luce della situazione contingente e della nuova disciplina della Politica agricola comune, entrata ufficialmente in vigore da circa un mese e che non chiarisce quanti contributi potranno percepire gli agricoltori.
A relazionare per primo, il dottor Rusconi, che evidenziando la presenza importante della zootecnia nel territorio di competenza (oltre 1600 i produttori di latte, ed un migliaio gli allevamenti suini), ha approfondito aspetti tecnici legati alla Pac, ai diversi adempimenti ed all’impegno circa la diminuzione dell’uso di antibiotici, richiesto dai nuovi orientamenti europei.
Di scenari di mercato e prospettive di settore con riferimento al latte, ha parlato il prof. Rama, il quale ha ricordato come la produzione di latte è in crescita, nei numeri e nei consumi planetari, tuttavia nel nostro Paese, di latte se ne consuma meno rispetto al passato, per molteplici ragioni: dal calo della natalità, alla diffusione di fake news, che orientano immotivatamente il consumatore verso altri prodotti. Nelle conclusioni del docente universitario, che ha presentato una serie di tabelle con numerosi dati, l’attenzione sul rapporto tra il prezzo del latte e i costi della razione standard, che nel lungo periodo presenta un margine sotto controllo, pur in presenza di momenti di divergenze. Nel complesso, dopo un periodo negativo, nel 2022 si è registrato in Italia il ripristino della redditività per gli allevatori, con un 2023 che dovrebbe portare ad un recupero delle esportazioni, un arretramento contenuto del prezzo del Grana Padano, ed un incremento non troppo consistente della produzione di latte.
Per il presidente di Latteria Soresina, la recente definizione del prezzo del latte per i prossimi 6 mesi è fondamentale per consolidare le posizioni, ed un buon segnale per il comparto, aggiunge Paola Bono, pur permanendo costi di produzione elevati, sia nel settore della produzione, che in quello della trasformazione. Il riferimento è al rinnovo degli accordi tra allevatori lombardi e Lactalis, il grande gruppo francese a cui fanno capo diversi marchi, che ha portato il prezzo dai 60 centesimi al litro di dicembre, a poco meno di 57,5 centesimi fino a giugno.
“Un prezzo da paura”, l’ha definito però a fine serata il presidente di Coldiretti Cremona, Paolo Voltini, per il quale invece è fondamentale un confronto costante tra le parti, con la necessità di stimolare aggregazioni di produttori del territorio, al fine di poter competere con i grandi gruppi. Fusar Poli si è detto critico rispetto alla nuova Pac, monca di uno studio relativo al suo impatto sul mercato: il risultato prodotto sarà un aumento del prezzi e la crescita delle importazioni, osserva il presidente di Latteria Soresina, numeri incapaci di affrontare i problemi ambientali, e che anzi, aumenteranno la nostra dipendenza dagli altri paesi. Per il presidente Fusar Poli, è utile invece proseguire in ciò che il mondo degli allevatori ha fatto in questi anni, puntando sull’aumento della produttività generato dalle nuove tecnologie, con un’attenzione adeguata alla sostenibilità, per ridurre gli impatti di pesticidi e farmaci.
Ilario Grazioso