FdI, Foggetti e Brizio alla
Libera Associazione Artigiani
Nel tardo pomeriggio di lunedì 6 febbraio i candidati alle elezioni regionali per Fratelli d’Italia Stefano Foggetti e Federica Brizio hanno incontrato i vertici della Libera Associazione Artigiani. A fare gli onori di casa il presidente Marco Bressanelli, il direttore Renato Marangoni e il consigliere Antonio Cella.
Tanti i temi sul tavolo, che hanno travalicato anche l’ambito regionale per arrivare fino a Roma e Bruxelles. Un confronto ampio quindi, in modo da evidenziare quali i punti di forza ma anche gli aspetti più critici su cui è urgente intervenire.
Il presidente Bressanelli ha posto l’accento sul tema infrastrutturale, fondamentale per permettere a chi fa impresa e in particolare occupa “l’ultimo miglio della filiera” di non essere penalizzato rispetto al resto della Lombardia, e della transizione ecologica e digitale, sottolineando come gli artigiani già facciano innovazione e siano costantemente aggiornati se non addirittura precursori rispetto alle recenti normative europee e conseguentemente regionali. Rimane la perplessità però di come spesso queste possano risultare delle forzature rispetto alla realtà italiana e lombarda.
Altro tema forte e molto sentito è quello della formazione e del mismatch tra domanda e offerta del mondo del lavoro. Oggi le imprese artigiane soffrono della mancanza di nuove leve adeguatamente formate, ha sottolineato il consigliere Cella. Rilancio e sviluppo quindi di ITS, IFTS e scuole professionalizzanti da parte del governo di Milano.
Infine il direttore Marangoni ha richiamato l’attenzione sulla necessità di programmare da parte della politica regionale. Porsi obiettivi e con quale metodo raggiungerli nei tempi concordati.
“Un incontro estremamente interessante” hanno commentato Foggetti e Brizio. “Le realtà artigiane sono parte dell’ossatura economica italiana e soprattutto lombarda. Facciamo tesoro di quanto discusso oggi, con la forte consapevolezza che i bisogni espressi dalla categoria si ritrovano nella nostra idea di sviluppo e sostegno territoriale che da Milano sarà fondamentale portare a Cremona. Abbiamo riscontrato inoltre unità di vedute sulla necessità di fare sistema, per permette alla nostra provincia di avere una voce forte in Regione, a partire dalla futura rappresentanza in consiglio e giunta”.