Cardiologie riabilitative, la convention
voluta dal direttore Ambrosetti
“Non un convegno medico, piuttosto un evento importante e squisitamente civico, il tentativo di assemblare voci diverse per raccontare la disabilità cardiovascolare in regione Lombardia”. Questo era negli intenti e questo è stato l’evento organizzato da Itacare-P, l’associazione italiana per la riabilitazione e la prevenzione cardiovascolare, in collaborazione con Sicoa Lombardia (Società italiana cardiologia ospedalità accreditata) e ANMCO Lombardia (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) che si è tenuto giovedì 2 febbraio, al palazzo Stelline di Milano. Nato con l’obiettivo di fare il punto della situazione nel periodo post pandemico e fortemente voluto da Marco Ambrosetti, direttore dell’unità operativa di cardiologia riabilitativa di Asst Crema, si è rivelata anche l’occasione per mettere a confronto diversi modi di prendersi cura, valorizzando il lavoro di equipe multidisciplinari e la sinergia tra strutture ospedaliere, pazienti, associazioni e istituzioni.
Sulla necessità di fare sinergia e di passare “dalla verticalizzazione alla #trasversalità” si è focalizzato l’intervento dell’assessore regionale al welfare, preceduto dal saluto del presidente di regione Lombardia. Secondo l’assessore è utile proporre e consolidare “il lavoro di squadra”. Sulla stessa linea d’onda anche il direttore generale di Asst Crema Ida Ramponi secondo cui “a queste iniziative la presenza istituzionale è di fondamentale importanza per facilitare un confronto con i professionisti. Questo deve essere il baluardo fondamentale per #programmare e #agire. Dobbiamo farlo insieme, mettendo a frutto competenze e professionalità. Non dobbiamo fare tutto tutti, ma tutto #insieme”.
Nel pubblico erano presenti esponenti per l’85 per cento delle strutture lombarde di cardiologia riabilitativa: “una grande adesione che ci rende fieri” ha commentato Ambrosetti. La rete cardiologica riabilitativa lombarda rappresenta circa un quinto del dato nazionale per numero di strutture e numero di pazienti trattati su base annua, con ampia rappresentatività di tutte le indicazioni appropriate all’intervento (paziente in esiti di sindrome coronarica, di intervento di rivascolarizzazione coronarica, scompensato, valvolare, polivasculopatico o ad alto rischio cardiovascolare). Tuttavia, confrontando i dati del 2018 con quelli del 2021 si registra una riduzione del 30 per cento nelle strutture lombarde di #cardiologia riabilitativa sia per numero complessivo di #ricoveri, sia per le giornate di #degenza.
Si è quindi rivelato utile ragionare sull’esistente tra governance sanitaria e modelli di #cura grazie alle voci di Laura Dalla Vecchia, Oreste Febo, Stefano Maggiolini, Giovanna Beretta, Emanuela Foglia, Simonetta Scalvini, Franca Di Nuovo, Nuccia Morici, Sandra Vernero. Largo spazio poi alla discussione e al confronto su un tema che riguarda importanti realtà della nostra regione dove ogni giorno ci si prende cura delle persone “non pensando al paziente allettato, ma ragionando su uno stile di vita attivo” anche durante il percorso di cura. Perché ciò che conta è “restituire protagonismo”. O in pochissime parole, regalare benessere. Costruendolo insieme giorno dopo giorno.