Chiusura Coop Soresina, Cgil: "Nessuna
garanzia per i posti di lavoro"
“Nessuna chiusura concordata per Coop Lombardia”: questa la replica della Filcam Cgil alla notizia, circolata in questi giorni, dell’imminente chiusura del supermercato di Soresina, prevista per il 25 febbraio. A dirlo è Angelo Raimondi, segretario generale Filcams Cgil Cremona, secondo cui i sindacati “sono stati convocati nella giornata di lunedì 23 gennaio, dopo una nostra esplicita richiesta di incontro, preoccupati dalle continue voci su una imminente chiusura”.
Raimondi spiega che l’incontro, effettivamente avvenuto, “è stato solo ed esclusivamente di carattere informativo, durante il quale Coop Lombardia ha confermato la chiusura prevista per il 25 febbraio e, sempre a titolo informativo, l’ipotesi di ricollocare i dipendenti nei punti vendita della Provincia di Cremona, senza alcuna garanzia effettiva”.
Garanzie che, secondo i rappresentanti sindacali, “mancano anche riguardo al cambio di proprietà dell’immobile: è stato, sì, comunicato che verrà aperto un punto “Brico IO”, ma nessun dettaglio su quante assunzioni né sulle tempistiche per l’apertura è stato dato, tantomeno è stato dato modo di aprire un confronto e trovare soluzioni comuni”.
“La Filcamns Cgil Cremona – prosegue Raimondi – ha immediatamente chiesto un incontro urgente per avviare una discussione su ricollocamenti, eventuali accompagnamenti alla pensione dando garanzie a lavoratrici e lavoratori”. Parallelamente è stata convocata, già il giorno dopo l’incontro con Coop Lombardia, un’assemblea urgente di lavoratrici e lavoratori che non avevano ricevuto alcuna comunicazione da parte dell’azienda.
“Se nelle intenzioni della Coop c’è l’effettivo interesse di tutelare lavoratrici e lavoratori, ci convochi immediatamente e con urgenza per un reale confronto – conclude il segretario generale Filcamns Cgil Cremona – perché ad oggi non c’è stato nulla di concordato e siamo ancora in attesa, dopo oltre una settimana e a meno di un mese dalla chiusura, della convocazione del tavolo sindacale. Se questa è l’idea di ‘confronto’ che ha Coop Lombardia, non ci siamo proprio. Lavoratrici e lavoratori hanno il diritto di avere reali garanzie sul loro futuro”.