Incontro in provincia, Pharmatek
chiude entro il 31 gennaio 2024
L’incontro tra sindacati, provincia di Cremona e Fine Foods ha fatto emergere la definitiva chiusura di Pharmatek entro il 31 gennaio 2024. L’azienda ha però preso l’impegno di sostenere i propri dipendenti
La Pharmatek di Cremosano è destinata alla chiusura entro il 31 gennaio 2024. Questo quanto emerso dall’incontro tra sindacati, provincia di Cremona e Fine Foods tenutosi nel pomeriggio di oggi nella sede della provincia di Cremona.
L’azienda ha chiarito che non ci sono le condizioni necessarie per andare avanti e che l’affitto scadrà il 31 gennaio 2024, data fissa per la chiusura definitiva della sede di Cremosano.
Un fattore sicuramente positivo è l’impegno preso dall’azienda nel cercare di agevolare i propri dipendenti cercando soluzioni alternative al trasferimento sul territorio bresciano, come ad esempio sostegni economici e non portare a riduzioni dei salari nel nuovo contratto del 2023.
La riunione di oggi è stata fortemente voluta dal presidente della Provincia Mirko Signoroni e dai sindacati, che hanno richiesto un nuovo incontro nelle sedi istituzionali fissato per il 13 febbraio, per cercare di rendere concreto l’impegno dichiarato dalla Fine Foods.
Presenti, nella sala del consiglio provinciale, oltre a Signoroni, anche Mario Giuseppe Santini e Giovanni Ardemagni di Cgil e Cisl, insieme a Paolo Franchi di Uiltec Uil.
Per il lato aziendale hanno partecipato invece all’incontro Giorgio Ferraris, amministratore delegato di Fine Foods, e Gabriella Punotto, direttore del personale di Fine Foods. Presente in sede anche il sindaco di Cremosano Marco Fornaroli.
“Ringrazio la provincia, il Comune e Regione Lombardia per la disponibilità per l’incontro – Giovanni Ardemagni – Ci sono luci e ombre sulla riunione di oggi, tra la chiusura confermata e l’impegno dell’azienda per dare una mano ai propri dipendenti”.
“A noi dispiace che ci siano soprattutto ombre su questa situazione – sottolinea Mario Santini – Speravamo di portare notizie differenti ai lavoratori, ma dobbiamo constatare che all’inizio 2024 la sede di Cremosano non ci sarà più. E’ chiaro che non era la situazione auspicata”.
“Abbiamo preso atto della scelta dell’azienda – conclude Paolo Franchi – i tempi tecnici dipenderanno molto dallo spostamento delle linee di produzione e di conseguenza dei lavoratori che dovranno andare nel sito di Trenzano. La cosa positiva è che ora sono disposti a discutere una possibilità di aiuti economici”.
Simone Guarnaccia