Le iniziative del Comune di Crema
per la memoria della Shoah
“La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso” cantava De Gregori. La storia siamo davvero noi. Conoscere il nostro passato è imprescindibile per costruire un presente e soprattutto un futuro migliore. Ed è soprattutto importante che siano i più giovani, bambini, preadolescenti e adolescenti, quelli che saranno gli uomini e le donne di domani, ad essere educati al ricordo e all’impegno.
Nasce così la rassegna “La storia siamo noi” proposta dall’assessorato alla cultura e alle politiche giovanili del Comune di Crema in collaborazione con il comitato di promozione dei principi della costituzione e il centro di ricerca Alfredo Galmozzi.
L’obiettivo è quello di offrire ai giovani studenti di Crema e a tutta la città momenti di approfondimento e di testimonianza.
“Fare Memoria – commenta il Sindaco Fabio Bergamaschi – Un esercizio fondamentale, che ciascuno è chiamato a svolgere nella propria coscienza individuale, al fine di sviluppare una coscienza collettiva, un sentimento di comunità, che sappia riconoscere, prevenire e contrastare il Male assoluto che l’uomo ha dimostrato di poter compiere. Non dobbiamo mai smettere di raccontare, di ricordare, di farci interrogare dalle testimonianze e dai racconti di chi ha vissuto l’orrore dell’Olocausto, per poter sperare in un “mai più” basato sulla forza di una morale salda, diffusa e condivisa. La fortuna della libertà e della democrazia non è scontata. È l’esito di un travaglio profondo di società che hanno conosciuto la cieca violenza della sopraffazione nazionalista. Un esito che non possiamo dare eternamente per acquisito, in quanto esposto alle minacce sempre attuali di degenerazione dei sentimenti sociali che possono sfociare nelle democrature e nei contemporanei totalitarismi. Per questo è importante ingaggiare in questo esercizio le giovani generazioni e, in particolare, le scuole, con fiducia e speranza.”
“La rassegna si soffermerà su differenti momenti che hanno segnato la nostra storia e su temi che meritano di essere conosciuti – dichiara l’assore alla Cultura e alle Politiche Giovanili Giorgio Cardile. La giornata della memoria, il giorno del ricordo, il tema della mafia, gli “anni di piombo” con le brigate rosse e il terrorismo nero, il ruolo delle forze armate nelle missioni di peace keeping e i percorsi di costruzione della pace sono solo alcuni dei momenti che caratterizzeranno “la storia siamo noi”.
Per dare continuità alle iniziative è stato creato anche un logo: un ulivo. L’albero d’ulivo richiama l’ulivo di via d’Amelio a Palermo, dove perse la vita il giudice Borsellino, quello di Largo Falcone e Borsellino a Crema. Esprime in modo plastico i concetti su cui vogliamo lavorare: il ricordo e l’impegno. Il ricordo è l’acqua per far crescere la pianta, l’ulivo, che poi va curato con attenzione.
L’esordio sarà incentrato sulle iniziative legata al ricordo della shoah. L’ampio programma vedrà la presenza delle scrittrici Anna Sarfatti con le scuole primarie e Anna Lavatelli con le scuole secondarie di primo grado, la testimonianza eccezionale di Tatiana Bucci che per l’occasione dialogherà con Marcello Pezzetti, il principale storico della shoah in Italia, per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.”
“Il Comitato per la promozione dei principi della Costituzione Italiana – spiega il Presidente Gabriele Cavallini – apre le attività del 2023 con la partecipazione alla Giornata della Memoria del 27 gennaio. Dopo la commemorazione in Piazza Istria e Dalmazia alle ore 10, si svolgerà alle 11 presso la sala lettura (controllare il nome) della Biblioteca Comunale “Clara Gallini” in via Civerchi 9 un ricordo della figura di Ernesto May, orefice cremasco ricordato fra i Giusti tra le Nazioni. Verrà proiettato un video dedicato a questa importante figura realizzato dal Centro Galmozzi. Il Comitato sta programmando le iniziative dei prossimi mesi, fra i quali la Giornata del Ricordo ed altri eventi in collaborazione con Associazioni del cremasco. La Costituzione è un faro per la memoria attiva, l’educazione delle ragazze e dei ragazzi e per la progettazione di una società migliore. I principi fondanti della Costituzione come il diritto al lavoro, alla salute, alla pace e l’educazione alla legalità sono materiale vivo per una società e temi sempre attuali, che vanno affrontati nelle scuole, ma anche in altri contesti.”