Il rapporto Ecomafia: in provincia
di Cremona in un anno 49 reati
In Italia nel 2021 le ecomafie continuano ad affondare le loro radici nell’ambiente, spinte da interessi trasversali in cui si intrecciano sempre di più criminalità ambientale, economica e organizzata in un triangolo perfetto. Il risultato è un attacco diretto, nudo e crudo, grazie anche ad una spinta maggiore della corruzione e degli illeciti amministrativi. A fare il punto con dati e storie è il nuovo report Ecomafia 2022, realizzato da Legambiente con il sostegno di Novamont e edito da Edizioni Ambiente. Nel 2021 i reati contro l’ambiente non scendono sotto il muro dei 30mila illeciti (accertati 30.590), registrando una media di quasi 84 reati al giorno, circa 3,5 ogni ora.
Tra le regioni del Nord, la Lombardia si conferma quella con il maggior numero di illeciti ambientali (1.821 reati, pari al 6% del totale nazionale, 1785 denunce, 33 arresti e 26 sequestri).
A livello locale, in tema di rifiuti, Cremona è al 56esimo posto delle province italiane e al settimo posto della classifica lombarda con 37 reati, 39 denunce e 5 sequestri. Per quanto riguarda l’abusivismo edilizio, la città del Torrazzo è in 102esima posizione della classifica delle province italiane e al quart’ultimo di quella lombarda, con 5 reati e 4 denunce, mentre per i reati contro la fauna, Cremona è in 98esima posizione a livello di classifica italiana e al decimo posto di quella regionale con 7 reati, 6 denunce e 5 sequestri.
Secondo i dati nazionali, il ciclo illegale del cemento guida la classifica delle filiere illegali, seguito da quello dei rifiuti che registra anche il maggior numero di arresti e di sequestri, e poi i reati contro la fauna. Impennata dei reati contro il patrimonio boschivo, tra incendi colposi, dolosi e generici, e quelli contro il patrimonio culturale con l’aumento dei furti di opere d’arte.
“Il quadro che emerge dalla lettura del nostro Rapporto Ecomafia 2022 continua a essere preoccupante”, ha detto Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. “È fondamentale non abbassare la guardia nei confronti degli ecocriminali, ora più che mai visto che sono stati assegnati i primi finanziamenti dei bandi del PNRR, molti altri ne verranno aggiudicati nel prossimo futuro, e presto si apriranno i tanti cantieri dell’agognata transizione ecologica”.
Sara Pizzorni