Ospedale di Crema, ricevuti 50 mila
euro per il reparto di Urologia

Nuove strumentazioni all’avanguardia per l’Unità Operativa di Urologia dell’Ospedale Maggiore di Crema. La struttura sanitaria cremasca ha infatti ricevuto una generosa donazione da parte dell’Associazione Popolare Crema per il Territorio, circa 50 mila euro è il valore delle dotazioni che saranno in grado di portare un upgrade non indifferente al reparto di urologia.

Nello specifico sono state donate una colonna endoscopica del valore superiore ai 46 mila euro e 3 resettori bipolari da 1220 euro l’uno. Entrando nel dettaglio, la colonna endoscopica o fibrocistoscopio, lavorerà grazie ad una tecnologia NBI, in grado di scoprire il 28% in più dei tumori della vescica e di diminuire del 17% il rischio di recidive.

Questo tipo di tumore non va assolutamente sottovalutato, sono infatti circa 25/30 mila le persone che si ammalano in Italia ogni anno, inoltre il tumore vescicale è anche molto aggressivo. I resettori bipolari invece verranno impiegati nel trattamento del tumore ma non solo, verranno anche sfruttati per i pazienti operati alla prostata.

Questa donazione consentirà inoltre all’Ospedale di Crema di entrare nella rete dell’Associazione Palinuro, che riunisce i malati di tumore alla vescica e che segnala le migliori strutture in cui curarsi: Tra queste, da oggi, sarà presente anche la struttura sanitaria cremasca.

“E’ un punto molto importante per noi – sottolinea Giuseppe Salinitri, Primario di Urologia – avremo una tecnologia ad alti livelli: potremo fare migliori diagnosi rispetto allo strumentale che avevamo precedentemente”.

“Ancora una volta dobbiamo dire grazie all’Associazione Popolare Crema per il Territorio con il supporto di BPM – spiega Ida Ramponi, Direttore Generale ASST Crema – perché vicina alle nostre richieste per avere strumentazioni sempre all’avanguardia. Con il presidente Olmo abbiamo parlato della programmazione per le donazioni dell’anno prossimo”.

Simone Guarnaccia