Pergo-Pordenone, sfida agli
antipodi ma tutt'altro che chiusa
Pronostico chiuso, o anche soltanto sbilanciato? Mai dirlo in questo campionato, dove le sorprese sono all’ordine del giorno, e soprattutto mai dirlo se il pronostico dovesse dire male alla Pergolettese quando gioca nel fortino del “Voltini”, dove ha costruito, in pratica, il 95% della sua classifica attuale nel girone A di serie C.
C’è Pergolettese-Pordenone e l’ambizione dei ramarri ospiti è subito specificata dall’etichetta scomoda che si portano dietro: neo-retrocessi dalla serie B. Un dato che dovrebbe garantire sulla spettacolarità di questa partita – oltre al gap minimo di 3 punti tra le due squadre in una classifica del resto cortissima – è quello del passo interno della Pergolettese e del passo esterno invece del Pordenone: i gialloblu sono i migliori in casa, i neroverdi invece la seconda squadra che viaggia meglio in trasferta con 10 punti e un solo ko totalizzato sin qui.
La squadra di Mimmo Di Carlo, uno che la categoria la conosce bene e si è rimesso in gioco dopo avere assaggiato in passato anche serie A e serie B, sta sfruttando al meglio la grande vena di Francesco Deli, uno dei migliori centrocampisti della categoria, capace di andare a segno già 3 volte e in modo mai banale. Dietro c’è Ajeti, che aveva fatto le fortune del Padova l’anno scorso, mentre altri nomi da tenere d’occhio Burrai, Dubickas, Pinato oltre al casalasco Roberto Zammarini.
Una squadra che, sin qui, ha segnato più coi mediani che non con le punte e che dunque ha diverse frecce al proprio arco. Da rimarcare, infine, un altro dato statistico: i 5 gol subiti fanno del Pordenone la migliore difesa del girone, tanto che sono bastati 11 gol – pochini per chi punta in alto – per trovarsi a soli 3 punti dalla vetta.
Giovanni Gardani