Cronaca

Parco del Serio: le proposte di
educazione ambientale per le scuole

Tornano i progetti di educazione ambientale promossi dal Parco Regionale del Serio: in collaborazione con AREA Parchi (Archivio Regionale Educazione Ambientale nei parchi lombardi), l’Ente presieduto da Basilio Monaci offre l’opportunità di partecipare a concorsi e proposte rivolti a tutte le scuole, le cui sedi si trovano all’interno del territorio del Parco. I progetti di educazione ambientale, proposti sono sintetizzabili nel titolo “Territori, scuola a cielo aperto”, e si tratta di progetti didattici contenuti nel catalogo presente sul sito del Parco (https://www.parcodelserio.it/page/educazione-ambientale/progetti-didattici/), ma che potranno essere personalizzabili in fase di prenotazione delle attività, che può avvenire scrivendo a ivan.bonfanti@parcodelserio.it o telefonando presso la sede di Romano di Lombardia (0363.901455).

“Il Parco è sempre interessato a coprogettare con gli insegnanti, partendo dalle nostre proposte, ma con la disponibilità di progettare a seconda degli interessi delle singole scuole, potendo così calibrare meglio gli interventi. Nei limiti del possibile, cerchiamo di soddisfare le richieste – dice Ivan Bonfanti, responsabile del Settore Ecologia e Ambiente del Parco del Serio – programmando in classe un intervento propedeutico iniziale, di ingaggio dei ragazzi, con esempi concreti”. Da parte sua, per il presidente del Parco, Basilio Monaci, la consapevolezza della centralità del tema dell’educazione ambientale all’interno delle attività scolastiche: “Ci rivolgiamo agli insegnanti e per loro tramite, a tutti gli studenti, da quelli che frequentano il primo ciclo, alle scuole secondarie superiori – aggiunge il presidente Monaci – perché vogliamo proseguire il percorso iniziato molti anni fa e che quest’anno possiamo riprendere senza le limitazioni che abbiamo avuto in questi anni di pandemia, almeno ci auguriamo possa essere così”.

Rispetto all’articolata offerta di educazione ambientale pensata dal personale del Parco e suscettibile di ulteriori interventi a seconda delle richieste delle varie scuole, elemento di novità è rappresentato quest’anno dalla collaborazione con la delegazione di Cremona della Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee (Fipsas), grazie alla disponibilità del suo presidente, Giuseppe Mazzoleni Ferracini, e che è inserita nella partnership che nelle scorse settimane si è concretizzata, con la presenza di delegati dell’associazione presso il nuovo centro Parco, Casa di Camperia di Crema. “Una partnership nuova, con questa associazione che ci può fornire un prezioso supporto anche nella segnalazione di episodi di inquinamenti, a tutela dell’ecosistema acquatico e che ora affianca e completa le nostre proposte didattiche per le scuole”, dice il presidente Monaci.

Per la Fipsas, i valori trainanti dello sport e l’adozione di uno stile di vita corretto a contatto con la natura, costituiscono un motore d’inclusione sociale e uno strumento efficace per la lotta ai disagi legati alle fasi di crescita dei ragazzi. Il rispetto per la natura e per gli ecosistemi acquatici, si inquadra in quest’ottica e con questo intento Fipsas proporrà attività formative alle scuole, precisando che l’associazione nella sua attività è orientata al rilascio immediato dei pesci catturati, utilizzando attrezzature specifiche, a garanzia del benessere animale. Tra le attività di educazione ambientale realizzabili nelle scuole con il contributo di Fipsas Cremona, rientrano incontri didattici in aula, per affrontare temi quali la conoscenza degli ecosistemi acquatici, con riferimento alle acque dolci della Lombardia ed in particolare in questo territorio; l’approfondimento su pesci, macroinvertebrati e gli effetti dell’inquinamento dei corsi d’acqua.

Utilizzando le modalità sopra richiamate, sarà possibile per le varie scuole del territorio, iscriversi fino al prossimo dicembre, al progetto di educazione ambientale del Parco del Serio, in maniera da consentire alla struttura del Parco, di poter avviare al meglio la programmazione degli interventi, distribuendoli nelle scuole presenti all’interno dei confini del Parco, tenuto conto del personale, e delle risorse umane disponibili.

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