Il 5 novembre la S. Messa per
ricordare don Oreste Benzi
Circa 15 anni fa, esattamente il 2 novembre 2007, veniva a mancare don Oreste Benzi, classe 1925. Il Fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII è morto nella notte fra l’1 ed il 2 novembre e come disse Mons. Lambiasi al suo funerale, “in una delle sue case famiglia sparse per il mondo, era ancora Festa dei Santi”.
La terra Cremasca ha visto tante volte la presenza “dell’instancabile apostolo della carità” (Papa Benedetto XVI), quando veniva per visitare le varie case famiglia da lui fondate, tutt’ora attive e anche cresciute di numero e di capacità di accoglienza e condivisione.
I membri della Comunità hanno scelto di ricordare il loro Fondatore con una speciale S. Messa presieduta dal Vescovo Mons. Daniele Giannotti, che si celebrerà nella Basilica di Santa Maria della Croce il 5 novembre alle ore 16.30.
Per i membri della Comunità sarà l’occasione di fare memoria di quanto abbia insegnato loro don Oreste e di quanto ancora educhi ad andare nelle periferie esistenziali dell’umanità a condividere la vita degli emarginati, degli ultimi, dei poveri. Don Oreste, per il quale è in corso la causa di beatificazione, anche se per i tanti che l’hanno incontrato e sono stati da lui aiutati è già santo da un pezzo, ha radicato la propria esistenza in una relazione profonda con Dio. E con questa Fede incrollabile è andato in tutte le periferie esistenziali del nostro continente per portare una parola di speranza, un aiuto concreto, una condivisione di vita. Nelle aule parlamentari o negli uffici ministeriali, nelle Chiese cattedrali come nelle piccole cappelle sperdute, sotto i riflettori dei media nazionali ed internazionali o nel fango delle baraccopoli di mezzo mondo, ha sempre annunciato Cristo per farlo diventare del mondo, ma anche sempre lottato contro ogni ingiustizia, senza star zitto per timore dei fischi e ne parlando per ricevere l’applauso. Con gli scarponi ai piedi, senza mai mettere le pantofole, ha percorso migliaia di chilometri per non lasciare nessuno soffrire da solo. La Comunità Papa Giovanni XXIII – della quale don Benzi non voleva farsi definire Fondatore per non rischiare di esserne l’affossatore – ha raccolto la sua eredità spirituale e vocazionale e cammina per le strade del mondo dando gambe alle sue intuizioni e moltiplicando il suo impegno. Dal cielo Don Oreste continua a guidare la sua Comunità, rinnovandola e rendendola contemporanea al contesto storico. Don Oreste parla ancora oggi al mondo contemporaneo e ancora traccia cammini per aiutare l’umanità a migliorare sé stessa diventando più solidale, in pace, rispettosa di ciascuno e del creato, equa, accogliente, festosa. I suoi figli spirituali ne sono i divulgatori.
La Comunità invita tutti a questo momento religioso, soprattutto gli uomini e le donne che hanno a cuore le sorti dell’uomo, di ogni uomo, a partire i più deboli, da qualunque prospettiva partano: compagni di viaggio per un tratto di strada nel nome di don Oreste, il prete degli ultimi.