Cronaca

Producevano marijuana in un
capannone industriale: arrestati

Tutto è nato dal controllo di un cittadino di origine rumena di 25 anni residente a Crema, con precedenti di polizia a carico, sospettato di coltivare illecitamente sostanza tipo cannabis. L’attività di osservazione e pedinamento messa in atto dalla Polizia di Stato di Crema, guidata dal Vice Questore Bruno Pagani, ha portato ad individuare un capannone situato nella zona industriale di Offanengo.

Nella giornata di ieri gli operatori del Commissariato hanno fatto irruzione nel fabbricato individuando un piccolo locale, nascosto dietro a bancali in legno, all’interno del quale sono state rinvenute 3 serre prefabbricate con teli in plastica adibite alla coltivazione della Marijuana.

In una c’erano diversi ripiani su cui erano deposte ad essiccare numerose infiorescenze di cannabis, nell’altra c’erano una decina di piante dell’altezza di m.1.50 circa con infiorescenze pronte per essere tagliate. Nella terza invece c’erano un’altra ventina di piante più piccole e in fase di crescita.

Nel locale sono stati trovati inoltre una ventina di vasetti in vetro con chiusura ermetica contenenti marijuana pronta per essere spacciata al dettaglio, del peso complessivo di circa un etto e mezzo.

L’attività illecita è quindi riferibile ad un intero ciclo produttivo della specie vegetale in coltivazione e precisamente dalla fase della prima crescita sino a quella del prodotto finale per il pronto consumo. Sono stati recuperati inoltre circa 600 Euro suddivisi in banconote di vario taglio, ritenuto provento dell’attività di spaccio, nonché bilancini di precisione e tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi.

Le serre erano perfettamente funzionanti ed allestite con: ventilatori, lampade, termostati, timer. All’interno del capannone c’erano il titolare della ditta ed un dipendente, entrambi di origine rumena, che avevano la disponibilità della coltivazione. I due sono stati tratti in arresto ai sensi dell’art. 73 c.1 e 4 del DPR 309/90 e trattenuti nelle camere di sicurezza del Commissariato in attesa dell’udienza che si è svolta nella mattinata odierna innanzi al Giudice del Tribunale di Cremona, ove l’atto restrittivo è stato convalidato e il dibattimento è stato rinviato su richiesta della difesa.

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