Cronaca

Violento litigio a Offanengo:
un arresto e una denuncia

Si è concluso con l’arresto di un uomo e la denuncia di un’altra persona il pomeriggio di sangue vissuto sabato scorso a Offanengo. I militari della Stazione di Romanengo, al termine di un intervento che li ha visti impegnati per un violento litigio tra cittadini stranieri avvenuto verso le 16:45 del 24 settembre a Offanengo, hanno arrestato per lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma da taglio un cittadino straniero di 42 anni, con precedenti di polizia a carico, e hanno denunciato per gli stessi reati un altro cittadino straniero di 32 anni, anch’egli con precedenti di polizia a carico.

Sabato pomeriggio sono giunte alla centrale operativa dei carabinieri di Crema diverse telefonate che segnalavano una violenta lite tra diversi stranieri in via IV Novembre a Offanengo e che qualcuno era stato ferito da una persona che impugnava una sorta di spada. Sul posto sono rapidamente intervenute due pattuglie della Stazione di Romanengo che hanno bloccato alcune persone che si trovavano nella via e che, in maniera evidente, avevano partecipato alla zuffa. Il primo a essere fermato è stato il 32enne, poi denunciato, che aveva tra le mani una bottiglia di whisky, e vicino a lui è stato bloccato il 42enne, entrambi in stato di alterazione dovuto ad abuso di alcolici.

Alcuni residenti, affacciati alle finestre, hanno indicato ai carabinieri che erano i due aggressori della precedente lite e, per questo motivo, sono stati perquisiti, ma addosso non avevano nulla. Il secondo fermato, il 42enne, però aveva delle macchie di sangue sulla felpa e alle sue spalle, dentro una siepe, era presente un pezzo di ferro risultato poi un machete artigianale della lunghezza di 58 centimetri, con un’impugnatura tonda e una parte piatta e affilata su un lato, risultato essere la spada che era stata segnalata dai testimoni.

Poco lontano, all’interno di un parco pubblico è stato trovato un cittadino straniero di 38 anni, evidentemente ubriaco, che aveva una vistosa ferita al braccio sinistro e perdeva molto sangue. Nel frattempo sul posto è tornato un quarto uomo, di 38 anni e connazionali degli altri tre, in evidente stato di ebbrezza e aggredito dal 42enne che lo aveva ferito alla testa e dietro l’orecchio con la stessa arma da taglio. Poi era scappato ed era riuscito a nascondersi in una via limitrofa ed era ritornato sul posto dopo aver visto l’arrivo dei carabinieri. Questi ultimi due sono stati accompagnati dalle ambulanze presso l’ospedale di Crema per le cure del caso.

I militari a quel punto, attraverso le testimonianze dei residenti e dei due aggrediti, hanno ricostruito quanto accaduto. I due aggressori sono arrivati in auto nei pressi della pesa pubblica di Offanengo e, dopo essere scesi, hanno bevuto del whisky dalla bottiglia trovata tra le mani del 32enne. Poi il 42enne si è fatto consegnare il machete che il 32enne nascondeva sotto la felpa ed è corso in direzione delle vittime. Senza un apparente motivo, comunque allo stato attuale non ancora chiarito, ha affrontato i connazionali e li ha colpiti con violenza, ferendoli in varie parti del corpo con l’oggetto tagliente. Uno dei due è stato ferito al braccio sinistro e alla schiena, l’altro è stato colpito al capo e dietro l’orecchio. Le vittime si sono divise e hanno trovato riparo in un parco pubblico e in una via limitrofa, mentre gli aggressori subito dopo sono stati fermati dai carabinieri intervenuti in forze.

I Carabinieri di Romanengo hanno quindi ricevuto le denunce delle vittime, che nel frattempo erano state curate al pronto soccorso di Crema e avevano ottenuto 10 giorni di prognosi, e hanno dichiarato in arresto il 42enne per lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma da taglio, denunciando per gli stessi reati il 32enne. L’arrestato è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Crema in attesa dell’udienza di convalida svoltasi nel primo pomeriggio del 26 settembre e conclusasi con la convalida dell’atto, l’applicazione nei suoi confronti della misura cautelare degli arresti domiciliari e il rinvio della decisione all’udienza del prossimo 17 ottobre.

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