Cronaca

Omicidio Senatore, Mutigli in aula
Esami tossicologici su vittima e amico

Da sinistra Mutigli e i suoi legali, gli avvocati Consuelo Beber e Marco Soldi

C’era anche Mauro Mutigli, oggi, nell’aula penale del tribunale di Cremona per l’udienza di impugnazione dell’atto di convalida del sequestro da parte degli avvocati Consuelo Beber e Marco Soldi, i legali del 38enne operaio accusato dell’omicidio di Giovanni Senatore, 40 anni, ucciso la sera del 10 agosto davanti al bar Meteora di Castelleone. Mutigli, detenuto nel carcere di Cremona, è stato accompagnato in tribunale dagli agenti della polizia penitenziaria per assistere all’udienza. Secondo i suoi legali, il sequestro dei due telefonini di Mutigli, dei suoi vestiti, del coltello e del monopattino, non sarebbe avvenuto in modo conforme alla legge.

Intanto il pm Vitina Pinto ha risposto alla richiesta dei due difensori di integrazione della perizia medico legale, ed ha quindi disposto gli esami tossicologici anche sulla vittima e su Alessandro Ferrari, l’amico di Senatore finito in ospedale con quattro coltellate nel tentativo di prendere le parti del 40enne. Per Senatore saranno utilizzati i prelievi effettuati durante l’autopsia.

Secondo i primi risultati degli accertamenti autoptici svolti da Chen Yao, il medico legale di Pavia incaricato dalla procura, la vittima, deceduta per shock emorragico, è stata accoltellata otto volte. Uno di questi colpi è stato fatale. L’accoltellamento è avvenuto al termine di una lite tra i due uomini, entrambi con precedenti di polizia alle spalle. E’ ormai certo, come hanno precisato gli avvocati Beber e Soldi, che è stato Senatore il primo a provocare e a menare le mani, scatenando la reazione di Mutigli, che si è allontanato, è uscito a prendere il coltello custodito nel suo monopattino elettrico ed è rientrato per sferrare gli otto colpi alla vittima.

Ancora da chiarire i motivi che hanno portato i due uomini, che si conoscevano, ad una lite così violenta, tanto da sfociare in un omicidio e al ferimento, sempre per mano di Mutigli, di Alessandro Ferrari.

Nel frattempo sono iniziate le indagini difensive che si stanno concentrando in particolare sui rapporti pregressi tra Senatore, Mutigli e Ferrari. Oggi, infine, la difesa ha depositato richiesta di incidente probatorio inerente l’analisi dei telefonini. Il pm aveva fissato il conferimento incarico al perito, ma i difensori hanno chiesto che ad analizzarli sia un esperto “super partes” del tribunale.

Sara Pizzorni

Da sinistra Mutigli, il bar teatro dell’omicidio e Senatore

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