Cronaca

Museo di Soncino: "narrazioni
geometriche" e laboratori

Nella splendida cornice del Museo della Stampa di Soncino, che ben si presta ad accogliere tra le sue pareti con mattoni a vista le opere degli artisti, è stata inaugurata ieri la mostra “Le narrazioni geometriche” di Adriana Pullio, curata dal critico bresciano Andrea Barretta: una cinquantina di opere, dalle stampe realizzate dall’artista agli inizi della carriera, ai dipinti degli ultimi mesi, che rimarranno in mostra fino al 25 settembre, nei consueti orari di apertura del Museo della stampa di via Lanfranco (dal martedì al venerdì dalle 10 alle 12,30, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18, con possibilità di visite pomeridiane su prenotazione negli altri giorni). Si tratta, come ha detto nel suo breve intervento Giuseppe Cavalli, responsabile e anima del Museo della Stampa, di una contaminazione visto la presenza in larga parte di opere pittoriche, con 8 incisioni, donate peraltro al Museo dalla stessa artista, nata in provincia di Varese nel 1943 e trasferitasi dieci anni dopo con la famiglia a Milano, dove si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera, per poi insegnare disegno e storia dell’arte presso gli istituti superiori, per oltre trentacinque anni.

Nel presentare la mostra e l’arte di Adriana Pullio, il critico Andrea Barretta evidenzia la creatività innata dell’artista e quell’astratto geometrico che ha interessato Adriana Pullio fin dagli anni dei contrasti tra l’arte figurativa e quella astratta. Una tipologia di arte che però ha alcune regole, in primis la presenza della linea e delle figure geometriche quali il rettangolo e il quadrato. Ma c’è anche il colore, il rosso, l’azzurro, il giallo, ma Adriana Pullio, osserva Andrea Barretta, non si ferma qui, va oltre, “crea luminosità tra colore e colore, luce e luce, al punto da caratterizzare un proprio stile particolare. Adriana Pullio con il suo astratto geometrico crea emozioni nel fruitore”, conclude il critico Barretta. Presente all’inaugurazione in rappresentanza del comune di Soncino, la presidente del consiglio comunale Federica Brizio, che oltre a complimentarsi con l’artista ha ringraziamento Pro Loco, Casa degli Stampatori e Museo, per il grande impegno di promozione della cultura nel Borgo. Da parte sua l’artista, che ha molto apprezzato la location espositiva soncinese, ha parlato dell’importanza della gestione dello spazio, del colore, di come esaltarlo ed anche della sua lunga esperienza da docente, che consente il dialogo quotidiano con i ragazzi.

Quanto al Museo della Stampa di Soncino, nato nel 1984, ma inaugurato ufficialmente nel 1988, in occasione dei 500 anni della stampa della Bibbia Ebraica completa, si conferma struttura museale tra le più visitate della provincia. Una struttura molto curata, arricchita da macchine di stampa tipografica funzionanti, attrezzature risalenti alla fine dell’ottocento, che oltre a rendere unico il percorso di visita, possono essere il punto di partenza per numerosi laboratori ed esperienze rivolte alle scolaresche: linotype, torchi, caratteri mobili, composizione tipografica. Oltre a mantenere viva la memoria degli Stampatori Soncino, il Museo della Stampa avvicina giovani e bambini al mondo della carta, scritta, ma soprattutto stampata, attraverso questi laboratori didattici rivolti a qualsiasi scuola, ben descritti nel sito web dello stesso museo: http://www.museostampasoncino.it/index.php

Oltre alle mostre programmate nei prossimi mesi (“Il fiume racconta” di Giusi Lazzari, “Miti” di Giovanni Arici e Federica Frati, “Opere di carta” di Arianna Loscialpo), il Museo della Stampa aderisce al F@Mu, la giornata nazionale della famiglie al Museo, che quest’anno è prevista per il 9 ottobre e che ha quale titolo, “Diversi ma uguali”: un’occasione per valorizzare la diversità (culturale, fisica, cognitiva), quale strumento indispensabile di inclusione sociale.

Ilario Grazioso

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