Cronaca

Presentato il libro che racconta gli
effetti della pandemia sul cremasco

Un lavoro editoriale, svolto tramite testimonianze dei ricordi diretti, per raccontare gli effetti della prima ondata del Covid nel Cremasco. Racconti veri, senza filtri, di quello che è stato un periodo difficile per tutti.

Il volume “CIAO. IO STO BENE. MI MANCATE. / CREMA 2020. NIENTE COME PRIMA?” a cura di Fiorenzo Gnesi, in collaborazione con il Centro Ricerca Alfredo Galmozzi, è proprio questo, l’insieme di più testimonianze relative al primo lockdown del 2020. Domenica 4 settembre verrà presentato alla cittadinanza nel Teatro San Domenico con uno spettacolo-evento (10 euro l’ingresso dalle ore 20, inizio spettacolo ore 21).

Presenti alla conferenza stampa anche l’assessore alla cultura Giorgio Cardile, che ha ringraziato il Centro Ricerca Alfredo Galmozzi per il racconto di qualcosa che “ha segnato la nostra comunità e la nostra vita quotidiana”, ed il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi: “Il libro è un grande strumento di conoscenza che il Centro Galmozzi mette a disposizione della comunità. Quello che è successo con la pandemia è stato un momento epocale, bisogna fare memoria con le testimonianze per capire in che modo abbia inciso l’evento: fare memoria è come fare tesoro di quest’esperienza. Può aiutare anche sull’impostazione delle politiche di sviluppo dei prossimi anni e delle prossime amministrazioni”.

Fiorenzo Gnesi ha invece sottolineato l’idea che sta alla base della nascita del libro: “Abbiamo voluto chiedere alle persone quello che hanno vissuto durante quel periodo, in maniera molto libera. Il Centro è stato sommerso di testimonianze, poesie, scritti. L’idea del libro era quella di pubblicare tutto, ma poi ci siamo resi conto che probabilmente non sarebbe stato utile come volume. Allora abbiamo cercato di costruire un racconto di quei mesi che cercasse di analizzare le diverse parti della vita di una città e di una comunità. Questo è un libro scritto dalla città”.

Debora Tundo e Alessandro Lupo Pasini invece hanno curato la parte musicale dello spettacolo-evento del 4 settembre, con l’obiettivo di contribuire alla memoria tramite la musica, che armonizzerà alcuni passaggi della lettura, enfatizzando il racconto.

Simone Guarnaccia

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