Cronaca

Tribunale in crisi, personale k.o.
"Costretti a ridurre le udienze"

Il presidente Anna di Martino

Dopo la pausa estiva, ai primi di settembre il tribunale di Cremona riprenderà a celebrare le udienze, ma non sarà, almeno all’inizio, un’attività a pieno regime. Da anni a palazzo di giustizia si cerca di tirare avanti nonostante la cronica carenza di personale amministrativo, ma ora il presidente Anna di Martino è costretta a tirare il freno dopo l’ispezione ministeriale che ha riscontrato, come si legge nel decreto presidenziale, “plurime criticità inerenti tutte le cancellerie dell’ufficio, in particolare quella del dibattimento penale, oggetto di specifiche prescrizioni da sanare con tempistica stringente”.

E così, dal 3 ottobre al 12 novembre le udienze saranno ridotte: si terranno solo le udienze con i detenuti, le direttissime, le udienze collegiali, le monocratiche filtro, nelle quali si fissa la data di inizio dei processi, e le monocratiche di particolare urgenza e indifferibilità.

Nel decreto, il presidente scrive di un “limitato numero degli addetti alla cancelleria del dibattimento” (un cancelliere, due assistenti, un operatore e un ausiliario) e della necessità di disporre l’applicazione di personale al giudice di pace di Cremona, privo dall’aprile del 2019 del funzionario, “per consentire all’ufficio l’emissione dei mandati di pagamento per le liquidazioni del gratuito patrocinio agli avvocati, a fronte delle attività che fanno capo a sei magistrati (cinque giudici più il presidente di sezione)”.

L’aiuto alla cancelleria dei nuovi funzionari, “destinati in numero di quattro su otto finora assegnati all’ufficio”, non è sufficiente ad “assicurare i necessari adempimenti per rimediare, quanto meno in parte, alle plurime criticità evidenziate dagli ispettori, dovendo al contempo garantire il regolare andamento delle attività di stretta giurisdizione penale, come le udienze collegiali, le monocratiche, le udienze di riesame e gli incidenti di esecuzione che notoriamente necessitano di assistenza del personale amministrativo”.

Per questi motivi, in seguito ad una riunione che ha visto la partecipazione di tutti i giudici della sezione penale del dibattimento e dell’ufficio del gip, viste le criticità di cancelleria da rimediare, è stato evidenziato “l’inevitabile bisogno di contingentare le udienze”.

Sara Pizzorni

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