Olmi, cedri, pioppi e gelsi. Ecco gli
alberi monumentali della provincia
E’ stato pubblicato sul sito del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali l’elenco aggiornato degli alberi monumentali d’Italia: 401 le nuove iscrizioni, per un totale di 4.006 alberi o sistemi omogenei di alberi censiti per il particolare pregio naturale e culturale. Tra gli iscritti, spiccano per numerosità i cedri, le querce, i platani e i faggi. In Lombardia gli alberi monumentali sono 302. In provincia di Cremona se ne contano otto, nessuno in città.
Per trovare alberi monumentali occorre spostarsi a Casalmaggiore, in via degli Olmi e in via Italia, dove si trovano rispettivamente una farnia e un olmo siberiano. Mentre a Crema, a Palazzo Pozzali in piazza Premoli e in via Piacenza si possono ammirare un cedro dell’Himalaya e un’altra farnia. A Crotta d’Adda, invece, in piazza Martiri della Libertà, sorge un pioppo nero, e a Pizzighettone, a Cascina Palazzo, un cedro del Libano. E ancora al cimitero di Rivarolo del Re si può ammirare un gelso bianco, e a Torlino Vimercati a Villa Marazzi in via Roma un carpino bianco.
Gli alberi monumentali rappresentano un patrimonio da tutelare e valorizzare. Nell’elenco sono inclusi esemplari che, lungo tutto lo Stivale, si contraddistinguono per particolari caratteristiche, come l’elevato valore biologico ed ecologico per età, dimensioni, morfologia, rarità della specie o habitat per alcune specie animali, l’importanza storica, culturale o religiosa rivestita sul territorio e la capacità di caratterizzare il paesaggio sia in termini estetici che identitari.
L’elenco degli alberi monumentali d’Italia è frutto di un’intensa attività di catalogazione realizzata in modo coordinato e sinergico dal Ministero, dalle Regioni e Province autonome e dai Comuni.
Sara Pizzorni