Politica

Siccità, Degli Angeli: “La Giunta
lombarda faccia aprire i serbatoi”

“L’intero Paese, in particolare la nostra pianura, è alle prese con una grave emergenza idrica causata dalla siccità. La provincia di Cremona sta vivendo un momento estremamente delicato, per via della penuria di precipitazioni degli ultimi mesi: non a caso, proprio ieri, il Governo ha riconosciuto lo stato di emergenza per la nostra Regione”. Lo spiega Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato di Regione Lombardia il quale puntualizza sul come ci sia “uno strano caso che emerge e che riguarda i nostri territori”.

Secondo i dati ufficiali relativi alle disponibilità idriche il volume d’acqua dei serbatoi alpini che alimentano il Lago di Como e che confluiscono anche nel fiume Adda, stanno continuando ad aumentare.

Aggiunge Degli Angeli, sottolineando l’anomalia: “Rispetto a tre mesi fa, le riserve sono addirittura triplicate arrivando ad immagazzinare 191 milioni di metri cubi di acqua (valore rilevato lo scorso 3 luglio). Tuttavia, il livello del lago e l’acqua che arriva al fiume Adda continuano a scendere, mentre i serbatoi a monte che lo alimentano continuano a salire”.

Da qui sorge spontanea la domanda del consigliere: “Qual è il motivo per cui Regione Lombardia, nonostante i ripetuti allarmi sulla siccità, non libera queste riserve consentendo agli agricoltori di affrontare un’emergenza senza precedenti. I campi di coltivazione hanno bisogno di essere dissetati per evitare la perdita dei raccolti e permettere a un intero comparto di sopravvivere”.

Una risposta potrebbe essere quella osservata anche dal WWF, durante la crisi idrica del 2006. “Potrebbe risultare facile, attendersi che i gestori dei bacini idrici di montagna abbiano deciso di tenere gli invasi pieni, rilasciando il meno possibile. Questo in attesa di produrre energia nei prossimi mesi quando il prezzo che potranno spuntare sul mercato sarà più vantaggioso”.

Conclude Degli Angeli: “Esortiamo Regione Lombardia a intervenire subito nei confronti dei gestori dei bacini idrici delle derivazioni idroelettriche, per far rilasciare l’acqua. Il tempo a disposizione è quasi terminato e le previsioni del tempo non lasciano ben sperare”.

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