Cultura

Munari: mostra nei chiostri
del Centro San Lorenzo

Lo scorso ottobre alla dodicesima edizione del concorso “New design”, promosso dal Ministero dell’Istruzione gli studenti del Liceo Artistico Bruno Munari, indirizzo Design e Architettura, riprendendo i loro elaborati della primavera precedente, presentarono a Venezia tre progetti: due per la sezione design, ed uno per quella di architettura, esposti alla Biennale di Venezia. Ieri pomeriggio, presso il chiostro delle Ancelle della Carità, recuperato dopo un intervento di restauro all’interno del Centro Residenziale San Lorenzo di via Suor Maria Crocefissa di Rosa, nell’ambito delle sinergie tra scuola e territorio, promosse dall’Istituto presieduto da Pierluigi Tadi è stata presentata la mostra che si propone di condividere con la città quanto realizzato dagli studenti per la partecipazione a “New design”. L’impegno dei ragazzi, seguiti dalle docenti Sabrina Grossi, Barbara Belloni ed Elena Barbaglio, parte poco più di un anno fa, quando l’allora classe 4 design presentò Line Shine e Il Passaggio Sociale e la classe 4 architettura Il Padiglione Errante. Obiettivo di “New design”, tutela e conservazione del patrimonio architettonico esistente, attraverso proposte di recupero di edifici storici ai quali restituire la dignità architettonica originaria, coniugandola con le nuove funzionalità aggregative. I progetti dell’Artistico Munari si sono sviluppati riflettendo in modo dinamico sulle nuove esigenze abitative, il rispetto dell’ambiente, il recupero di antichi materiali, dialogando con le più moderne tecniche costruttive, nella convinzione che gli uomini e la natura devono vivere in rapporto di reciproco benessere.

La presentazione di ieri è stata l’occasione per il dirigente scolastico Pierluigi Tadi per ricordare le manifestazioni che hanno coinvolto la sua scuola recentemente, e per sottolineare l’impegno dei suoi allievi verso il recupero e la conservazione del patrimonio architettonico risalente alle epoche passate. Con riferimento alla mostra, la soddisfazione ulteriore è quella di poter presentare alla città i tre progetti ed in particolare il progetto “Il Paesaggio sociale”, giunto al terzo posto su scala nazionale, che ha preso ad oggetto il Teatro Sociale di Crema, progettato dal Piermarini e fulcro storico della città, interamente distrutto da un incendio, con unica traccia presente, la piccola porzione di edificio in piazza Marconi, che il progetto intende trasformare in un archivio, per riportare alla luce ed esporre le testimonianze documentali raccolte nel corso del tempo. “Il progetto del Munari è stato ritenuto dalla giuria particolarmente interessante ed articolato nella ricostruzione del tessuto urbano – ha detto il preside Tadi – realizzato con interventi di ricucitura con architetture moderne, che evocano le forme perdute e che riqualificano il paesaggio come elemento di design”. Per il dirigente, un’ulteriore dimostrazione della validità e della coerenza del percorso educativo e formativo del Liceo Munari, del talento e del desiderio di migliorarsi degli studenti, stimolati e supportati dai docenti.

Dal dialogo con il Centro Residenziale San Lorenzo, l’opportunità per il Munari di proporre questa mostra, visitabile dai cittadini nei giorni 17, 18, 19, 24, 25, 26 giugno dalle 15 alle 18, in un luogo espositivo originale, del cui intervento di recupero ha parlato l’architetto Carlo Schira che ne ha diretto i lavori. “Questo era un antico convento, tre anni fa qui c’era erba alta, guano di piccione e degrado, in quanto un’area abbandonata da anni”, ha detto l’architetto Schira descrivendo i diversi interventi di recupero, che hanno riportato all’antico splendore anche una statua marmorea di San Giuseppe, posta al centro del chiostro, che si completa con un disegno di Anna Lopopolo che riprende i luoghi simboli della città e si estende per tutto il perimetro delle facciate del piano superiore, in attesa di altri interventi e utilizzi. Da parte dello stesso architetto, i complimenti agli studenti del Munari per i lavori presentati e l’auspicio per future collaborazioni. La presentazione della mostra è proseguita con la descrizione dei lavori da parte dei ragazzi, quasi come delle prove generali per il colloquio di maturità, che si troveranno a fare tra qualche giorno.

Una bella scoperta quello del chiostro del Centro Residenziale San Lorenzo, luogo ideale per questo tipo di eventi e, com’è stato rilevato nel corso della presentazione, uno spazio recuperato è già vivibile, che offre la possibilità di presentare nuovi progetti da realizzare e far diventare patrimonio dell’intera comunità.

Ilario Grazioso

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