Elezioni, ultimo confronto tra
presente, futuro e ambiente
L’idea di città dei prossimi 5 anni, la gestione delle zone abbandonate, i giovani e la sostenibilità. Questi sono solo alcuni dei temi affrontati ieri sera a CremArena nel dibattito, organizzato da Cremona1 e condotto da Guido Lombardi e Sabrina Grilli, in cui i sei candidati sindaco (Simone Beretta, Fabio Bergamaschi, Maurizio Borghetti, Manuel Draghetti, Paolo Losco e Oronzo Santamato) si sono confrontati.
Da segnalare una cornice di pubblico importante, tanti cittadini infatti hanno deciso di non perdersi un appuntamento chiave in vista delle prossime elezioni del 12 giugno.
Idea di città per i prossimi 5 anni
Losco si pone in maniera sicura dichiarando di avere le idee chiare, vuole farsi carico delle grandi sfide e vorrebbe una città in grado di dare fiducia. Secondo Borghetti Crema dovrebbe diventare più attrattiva, soprattutto per il punto strategico a livello geografico: “Possiamo portare persone di interesse e reddito da distribuire in città – sottolinea il candidato di centrodestra – La città deve essere più pulita, ordinata e sicura, vivere bene quotidianamente porta sensazioni migliori”
Draghetti punta sulla concretezza. “Pulizia, decoro e manutenzione della città, non ci limitiamo all’ascolto dei cittadini – sottolinea il candidato del Movimento 5 stelle – vogliamo portare soluzioni concrete, abbiamo dato voce a coloro che non venivano ascoltati. Basta parole e progetti: cose semplici e innovazione sono la miscela perfetta”.
Bergamaschi invece dichiara di avere una visione di Crema come città del benessere: “Serve una dimensione legata alle opportunità lavorative e di formazione”. Secondo Santamato Crema è una città sottostimata, poco valorizzata: ”Crema non è solo centro, anche i quartieri sono bellissimi ma non valorizzati. I miei colleghi fanno solo promesse. La sicurezza è fondamentale: non siamo nel Bronx, ma si può fare molto di più”.
Beretta invece vorrebbe una visione più ampia, che non si limiti solo alla città: “Crema la vorrei meno provinciale. Senza un territorio unito non andiamo da nessuna parte. I giovani devono imparare le lingue, serve visione verso il mondo”.
Luoghi abbandonati e periferie cittadine
Borghetti esordisce: “Abbiamo visitato le zone, parlando con quartieri e gente. Nei diversi quartieri è mancata la manutenzione, la prima cosa che farei da sindaco sarebbe verificare le disponibilità finanziarie per mettere a posto il più possibile. Serve attenzione costante ai quartieri”. Draghetti invece sottolinea il suo lavoro di questi anni da consigliere: “Sono circa 30 le interpellanze che ho portato negli ultimi 3 anni in consiglio, noi abbiamo sempre proposto. Con noi i cittadini potranno fare una segnalazione ed entro 24h ricevere risposta scritta. Io ho ascoltato in questi anni persone che hanno trovato muri di gomma all’interno dell’amministrazione comunale. Serve riscontro concreto ai cittadini”.
Secondo Bergamaschi serve duttilità, rispondere ai bisogni che nel tempo sono diversi: Quando c’è stata la possibilità di mettere risorse è stato fatto fino all’ultimo centesimo: 4 milioni e mezzo di sostegno durante il covid, è normale non aver avuto fondi per fare tutto”. Santamato invece in questa fase alza la voce: “Durante la campagna io non avrei rifatto tutte le strade, strisce e quataltro. Queste cose mi fanno venire il sangue al cervello, ragiono da cittadino”.
Beretta invece dopo anni d’esperienza dichiara: “I quartieri sono da sempre la cenerentola. Io non ci sono andato nei quartieri durante la campagna. Io le promesse le mantengo. Quando ci sono i soldi si spendono, non vanno tenuti in cassa come fatto dalla giunta Bonaldi”. Losco invece può vantare una lista attiva nei quartieri: “Mancano i servizi anche per via della concentrazione di supermercati che fanno concorrenza alle attività di quartiere che poi si vedono costrette a chiudere. La città partecipata va incentivata, così come le reti che possano aiutare i bisogni delle persone”.
Giovani
Per Beretta è necessario capire quali siano le priorità: “La formazione che facciamo noi è insufficiente rispetto alle opportunità ed il talento dei ragazzi. Dobbiamo essere presenti ai tavoli: a Cremona tutto, a noi niente”. Secondo Bergamaschi servono specializzazioni: “Il Masterplan 3C traccia una visione specialistica sull’alta formazione. Dobbiamo concedere benefici per le startup giovanili”.
Borghetti vorrebbe dare maggiori opportunità ai giovani e non solo: “Vogliamo portare qui tutti gli interessi che riguardano i poli ITS. Le opportunità possono essere anche sportive, Crema è piena di società sportive e bisogna dare loro opportunità, come ad esempio creare 2-3 campi da calcio, l’attività sportiva dei giovani è troppo importante. Vorremmo anche creare un grosso palazzetto polifunzionale ed una sede del liceo musicale”.
Per Santamato i giovani sono fondamentali per la visione della città: Dobbiamo aiutarli a crescere e studiare. I giovani non sono solo baby gang, serve aiuto per capire che il mondo è un orizzonte aperto. L’amministrazione deve battersi per aiutare i giovani a farli inserire, la realtà di Crema può farli emergere”. Losco è d’accordo sull’alta formazione, ma nutre dubbi sulla condizione dei giovani nel mondo del lavoro: “Le prospettive dei giovani a livello contrattuale? Essere sottopagati. La città ha delle lacune a livello di arte e cultura, buona parte degli spazi abbandonati devono tornare ai giovani”.
Draghetti offre una possibile soluzione: “A Crema serve un centro civico polifunzionale. La biblioteca ha orari ristretti, creiamo spazi per far condividere momenti ai giovani. Crema ormai è un bazar commerciale, serve inversione di rotta, riportiamo le eccellenze cremasche”.
Ex scuola di CL
Draghetti tuona: “E’ un segno d’incapacità politica. Bisogna abbattere quell’ecomostro, serve la dinamite”. Per Bergamaschi rappresenta un’enorme ferita della nostra città. Servono forti incentivi per rivalorizzare e bisogna richiedere il milione di euro alla Regione”. Per Losco si dovrebbe aprire un dialogo con il liquidatore, in quanto l’ex scuola di CL rappresenta una delle tante aree da rivalutare.
Santamato invece vorrebbe abbatterlo oppure chiederlo in comodato d’uso: “Io lì vedrei un polo sanitario”. Per Beretta il problema alla base è rappresentato dal fatto che il liquidatore dovrebbe mettersi d’accordo quelli che son stati liquidati: “Serve qualcuno pronto ad investire”. Borghetti invece ricercherebbe l’opportunità di investirci.
Ambiente e sostenibilità
Draghetti esordisce: “Abbiamo 1600 mq di amianto da eliminare, in via verdi si possono mettere 1400 pannelli per la creazione di una comunità energetica. Il fiume Serio è troppo inquinato, serve coordinamento tra sindaci”. Per Bergamaschi l’ambiente è la precondizione di ogni ragionamento. Le possibili soluzioni per il candidato del centrosinistra potrebbero essere la mobilità sostenibile, l’efficientamento energetico degli edifici e la forestazione urbana.
Santamato è in linea con Draghetti su questo tema: “Abbiamo bisogno di pannelli e di eliminare l’amianto. Ogni casa che viene costruita deve avere i pannelli fotovoltaici, deve essere d’obbligo. Dobbiamo pensare ad una cultura in stile Olanda”. Losco è d’accordo con Bergamaschi e offre la soluzione della mobilità sostenibile tramite una rete di ciclabili.
Beretta si dice favorevole ai termovalorizzatori ed alle centrali nucleari, mentre Borghetti punta su mobilità sostenibile, poli di parcheggio e silos ai margini della città.
Proposta singola dei candidati
Losco punta sulla figura del sindaco della notte, Borghetti sulla riapertura del tribunale, Draghetti sul ritorno del progetto Ercam, Bergamaschi sulla figura dello psicologo di base, Santamato sulle telecamere a riconoscimento facciale e Beretta sulla riconferma di qualche assessore uscente, Cinzia Fontana al bilancio su tutti.
Simone Guarnaccia