Crema Aperta
per lo sport e l’inclusione
Una serata per parlare di sport, valori, inclusione, sostenibilità quella organizzata ieri in Sala Ricevimenti, dalla lista civica Crema Aperta, che sostiene la candidatura a sindaco di Fabio Bergamaschi, introdotta da Sergio Pariscenti, istruttore e referente del progetto VelaScuola FIV, il quale circoscrive l’argomento, partendo dall’analisi della parola sport, declinato come amicizia, divertimento, inclusione. Una città Crema, viva e attiva, ha ricordato Pariscenti, riferendosi in primis all’evento del 2016, Crema Città Europea dello Sport, di cui il consigliere Walter Della Frera presente in sala, è stato il promotore. Prima di entrare nel vivo dell’incontro, Crema Aperta fornisce qualche numero: in città ci sono 90 società sportive affiliate alle varie federazioni, che comprendono una trentina di discipline, per un numero complessivo di 5600 tesserati, dei quali 3900 uomini e 1700 donne, 1635 gli under 12 e 155 disabili.
Inquadrato l’argomento, Crema Aperta passa all’analisi ed alle proposte, a partire dal collegamento tra famiglia, scuola e società sportive, oggetto dell’intervento di Gloria Bertolotti, docente di scienze motorie e candidata per Crema Aperta. Famiglia, come punto riferimento, anche per l’educazione sportiva, ma con qualche criticità da arginare, ad esempio, le aspettative esasperate dei genitori, che possono proiettare sui figli proprie ansie e insoddisfazioni. Quanto alla scuola, per la docente è luogo di incontro di realtà e culture diverse, dove lo sport è entrato in passato, come “ginnastica”, evocando un concetto militaresco, passando poi ad “educazione fisica”, a sottolinearne l’aspetto educativo, fino all’attuale denominazione di scienze motorie, quale disciplina che non è unidirezionale. Nei ragionamenti che hanno portato anche Nicola Bettinelli, per l’Asd Over Limits e Patrizia Spadaccini, medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Atlanta nel 1996, i valori del fair play, ma anche della competizione, che non è sbagliata in sé, quando agonismo si traduce in confronto, prestando attenzione al concetto di vittoria, che non deve essere l’unico obiettivo, perché la sconfitta è utile e aiuta a migliorarsi. Tra le proposte, attività formative per le famiglie, attenzione a favorire nei bambini della Primaria percorsi sportivi polivalenti, affinché ciascuno possa trovare la propria dimensione, con formatori validi dal punto di vista educativo e pedagogico. E poi, l’aspetto economico, con prezzi calmierati per le strutture sportive, per aiutare le famiglie, ipotizzando una sorta di dote sport a livello comunale.
L’esperienza straordinaria dell’Asd Over Limits è stata descritta da Nicola Bettinelli, entrando nel vivo dei rapporti tra sport, disabilità, inclusione, accoglienza, ma anche impiantistica: occorre migliorare l’accessibilità a chi ha ridotte possibilità di movimento, per coinvolgere non solo i disabili, ma anche gli anziani. Di integrazione tra le figure dei formatori e importanza di fare sport sempre, ha parlato Patrizia Spadaccini, ricorrendo anche a nuove forme di attività fisica di derivazione scandinava, come il plogging (jogging e plocka upp, in svedese, raccogliere), un’originale attività sportiva che alla corsa o camminata veloce, unisce l’attenzione per l’ambiente, con la raccolta di rifiuti abbandonati.
Apprezzata ed applaudita la testimonianza di Lorenzo Bulloni, atleta del Vicenza Calcio Amputati: il 22 enne ha portato la sua testimonianza di vita, lotta e rinascita, dopo l’incidente che gli ha provocato l’amputazione della gamba. “Due anni di agonie personali e per la mia famiglia e 4 anni di interventi” ha detto Lorenzo, che ha sottolineato quanto era emerso anche dagli interventi di chi l’ha preceduto. Rivincite, sfide e sport, quale valvola di sfogo, che aiuta a superare i momenti difficili. “Benissimo i valori dello sport – ha concluso sorridendo Bulloni – ma il risultato per me è importante”.
Nel corso della serata si è parlato anche di marketing urbano, con l’ipotesi di un progetto ampio per promuovere sport e turismo per Crema, destagionalizzando alcuni eventi, per ottimizzare flussi turistici e di interesse, e dell’importanza del dare visibilità alle disabilità, con la chiusura riservata a Fabio Bergamaschi, per il quale, sport e inclusione sono centrali, anche per favorire la dimensione relazionale delle persone: “Non bisogna mai perdere il gusto di misurarsi con se stessi e i propri limiti, alzando l’asticella – ha concluso il candidato sindaco – ma senza essere schiavi del risultato”.
Ilario Grazioso