Spettacolo

Un concerto per l’800° anniversario
dalla morte di San Domenico

Un concerto per celebrare, anche se in ritardo, l’ottocentesimo anniversario dalla morte di San Domenico di Guzman, avvenuta il 16 agosto 1221. Inizialmente programmato per lo scorso anno l’evento è slittato a causa dell’emergenza pandemica, ma ora Salve mater è finalmente in programma per il prossimo 15 maggio alle ore 17 negli spazi dell’ex convento di San Domenico. L’ensemble More Antiquo diretto da Giovanni Conti eseguirà canti gregoriani in un’ottica di “devozione appassionata e ammirazione per Maria”. L’evento è realizzato in collaborazione con il coro Marinelli dell’istituto civico musicale Luigi Folcioni diretto dal maestro Marco Marasco. Proprio un brano del coro Marinelli, in segno d’accoglienza, aprirà il concerto. Ingresso libero con mascherina Ffp2.

Come spiega il direttore Giovanni Conti: “tra le tematiche fissate con intensità sorprendente nel patrimonio delle chiese del Medioevo latino vi sono quelle legate alla figura di Maria. Dalla devozione appassionata alla Mater Dei prendono vita nel tempo suggestive espressioni che emergono dai generi letterari coniugati con le melodie gregoriane. Anche quelle che, imitandone lo stile, hanno superato il periodo classico del X e XI secolo, rendendo onore alla Vergine Maria in contesti nobilissimi come quello del luogo che ospita questo evento musicale e spirituale. Questo appuntamento si colloca in luoghi di tradizione domenicana, nel mese in cui la devozione popolare si rivolge a Maria nel solco di una lunga tradizione, le cui origini affondano addirittura in culti pre-esistenti al Cristianesimo. Crediamo non sia un caso se, dopo alcuni rinvii dovuti alle esigenze sanitarie, la data sia caduta al 15 maggio, giorno in cui, nei primi secoli del Cristianesimo, veniva celebrata una festa in onore di Maria costituendo la base di una venerazione stratificatasi nel corso della storia e consolidatasi nel Medioevo anche grazie all’opera di San Domenico”. Sembra giusto ricordare anche che San Domenico dichiarò Maria co-fondatrice dell’Ordine dei frati predicatori, ovvero i Domenicani nella cui spiritualità, la Madre del Salvatore, ha ricoperto e ricopre una posizione preminente che li unisce al cuore e alla voce dei fedeli.

L’intento è quello di favorire l’elevazione spirituale attraverso il canto gregoriano: “nella storia dell’Europa medievale – continua Conti – il linguaggio poetico della parola e del canto si muove nella sfera dell’intuizione e dell’emotività profonda. Non si lascia imbrigliare da schemi, si espande in ambiti inediti. La musica svolge la funzione di tessuto connettivo: una nota si congiunge ad un’altra all’interno di una melodia e sorregge le parole amplificando, anzi, il senso tecnico dei vocaboli che il canto riesce a trasfigurare e rendere punti fermi e luminosi di un cammino spirituale”.

L’istituto musicale Folcioni propone i più svariati generi musicali, così come sottolineato dal suo direttore Alessandro Lupo Pasini: “Qui l’allievo può trovare una risposta sul suo bisogno di fare musica. La musica è una, indipendentemente dai generi che hanno un mero valore di classificazione. L’educazione al bello non deve mancare nella formazione dei ragazzi”.

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