Politica

In Sala Ostaggi, Majorino
a sostegno di Bergamaschi

Si è svolto ieri sera in sala Ostaggi, per la contemporanea presenza di un altro appuntamento politico in sala ricevimenti, l’incontro organizzato dalla lista Cremalab2030 con l’europarlamentare Pierfrancesco Majorino, già assessore alle politiche sociali a Milano, nella giunta guidata da Giuliano Pisapia. Un incontro durato poco più di un’ora, per consentire all’europarlamentare di rientrare in treno a Milano, nell’ambito del quale, i giovani candidati della lista a sostegno del candidato a sindaco Fabio Bergamaschi, Alessia Bressani e Thomas Scotti hanno formulato una serie di domande, spaziando dalle politiche migratorie, all’accoglienza, dalle disuguaglianze ai nazionalismi, senza dimenticare il tema dei diritti civili.

Majorino ha subito posto l’accento sul ruolo delle istituzioni europee: “Bisogna scommettere su un’Europa più forte” ha detto l’europarlamentare del Pd, anche con riguardo alle comunità locali, per favorire una migliore accessibilità alle risorse che l’Ue mette a disposizione. Poi sono stati trattati due aspetti, “il nazionalismo, che chiude e illude” ha specificato Majorino, contrapposto alle politiche europee, che però necessitano di procedure decisionali più semplificate. Parlando di migranti in generale, ma anche del dramma dei profughi provenienti dall’Ucraina, Majorino ha evidenziato la centralità della persona, alla base di ogni ragionamento: l’occasione per cambiare tutto, commenta l’europarlamentare, riprendendo il titolo dell’ebook scaricabile gratuitamente dal suo sito. Cambiare, partendo dalle belle esperienze di accoglienza delle ultime settimane e guardando con analogo approccio anche ai migranti provenienti da altre zone, da chi fugge dalla Siria o dall’Afghanistan, per citare qualche esempio. “Mettere al centro il senso delle cose, prima della ricerca del consenso, da quando si opera a Bruxelles a quando si amministra Crema o Milano”, ha aggiunto Majorino.

Altro elemento approfondito è stato quello legato ai nazionalismi e ai sovranismi, da quelli europei a quelli di casa nostra: per Majorino, dalla precarietà lavorativa al tema della guerra, il messaggio proposto dalla destra estrema è un messaggio di protezione, per questo l’area progressista deve contrapporre centralità della persona e politiche sociale forti a tutti i livelli.

L’esponente Pd rispondendo ai ragazzi di Crema Lab, parla anche di assistenza domiciliare, della necessità di investimenti, della solitudine di chi si deve misurare con la problematica del disagio mentale, ma anche di un tema dibattuto di recente, quello della spesa militare: “C’è bisogno di più politica comune, più politica estera, riforme, modifiche trattati, difesa comune”, sostiene Majorino, per il quale se sul piano valoriale il no alla guerra è netto, dall’altro, il sistema comune di difesa europeo, non deve tradursi in una corsa generalizzata agli armamenti.

Ultima parte dell’incontro dedicata al tema dei diritti civili, nell’ambito del quale per Majorino riguardo alla comunità Lgbt: “A Crema, l’amministrazione comunale ha dato un contributo mica da poco, sbagliato non considerare questi temi come non prioritari, perché – conclude Majorino – diritti sociali e diritti civili non vanno contrapposti, ma aiutano uno sviluppo armonico della società”.

Ilario Grazioso

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