Cronaca

Il candidato sindaco
Bergamaschi incontra la CNA

Il mondo dell’impresa con le sue dinamiche e necessità, i possibili aiuti soprattutto alle start up, le strategie future nel confronto tra il candidato sindaco del centrosinistra Fabio Bergamaschi con Marcello Parma e Marco Cavalli, rispettivamente presidente e direttore di CNA.

Diversi i temi messi sul tavolo e altrettanto articolate le risposte alle sollecitazioni arrivate dai vertici dell’associazione di categoria. Iniziando da quella che è stata considerata un’occasione da sfruttare: i milioni di euro intercettati dal Comune per l’hub universitario “per sistemare quanto c’è – ha evidenziato il presidente Marcello Parma – e poi rilanciare”.

Uno dei punti di partenza che riguardano la città di Crema in prima battuta, ma con positive ricadute sul territorio tutto. L’esempio portato e che ha trovato piena disponibilità di Fabio Bergamaschi sono stati i corsi di alta specializzazione Its: al via la terza edizione. “Vanno coinvolte le imprese e va trovata la più ampia condivisione possibile con la funzione fondamentale di Reindustria” la sottolineatura fatta.

Uno sguardo che necessariamente va oltre i limiti dei confini comunali. E a confermarlo il tema dei collegamenti, vitale per l’economia: il raddoppio della Paullese, l’autostrada Cremona- Mantova e, per completare il ‘disegno’ l’inserimento del potenziamento viario Crema-Cremona. Questioni sovra comunali queste, ma con Crema che giocherà un ruolo strategico.

Infine il tema degli ‘aiuti’, col Comune che potrebbe dire la sua sulla tassazione: Imu, Tari e gestione della pubblicità. Già, anche di recente, sono state messe in campo ulteriori agevolazioni , ma “sarà possibile – ha argomentato Fabio Bergamaschi – focalizzarci su determinati settori e darne poi continuità”.

Comune in definitiva prezioso alleato del comparto economico. Perché non viene trascurato nemmeno il fattore energia, guardando al futuro con le comunità energetiche rinnovabili, capaci di generare energia pulita e a basso costo al servizio, al contempo, delle imprese, dei cittadini e della pubblica amministrazione.

“Crema dovrà far leva sulle sue caratteristiche, sui suoi punti di forza, per generare un valore capace di trainare il benessere di tutto il territorio” conclude Bergamaschi. “Dovremo concentrare e concertare le azioni con il comparto economico, con i sindacati, con le agenzia di sviluppo territoriale: meglio poche azioni decisive e di prospettiva rispetto a tante, diverse, iniziative che rischiano di rimanere occasionali e, quindi, incapaci di produrre valore. Come accade ai settori produttivi, anche alle istituzioni serve sì la reattività nella risposta al cambiamento, ma soprattutto la pianificazione sulla prospettiva, sulla lunga durata. Per questo attiverò una piattaforma di confronto permanente con i portatori di interessi, per creare sinergie tra mondo economico e istituzioni e, alla base di tutto, un diffuso senso di corresponsabilità nelle scelte che qualificheranno il nostro territorio”.

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