Politica

La Comunità Socialista
e gli obiettivi per il territorio

La città di Crema ed il Cremasco, al centro di un intervento della Comunità Socialista, che partendo dalla posizione geografica, che vede Crema equidistante da Milano, Bergamo, Brescia, Cremona, Piacenza e Pavia, spinge verso una prospettiva politica e amministrativa che possa essere di natura comprensoriale, paragonabile alla pianificazione urbanistica assunta dai comuni cremaschi negli anni sessanta, frutto delle culture politiche di quel periodo, che Crema Riformista, all’interno della quale la Comunità Socialista è rappresentata, intende aggiornare e rilanciare.

“Sono anni che i sindaci del Cremasco, prendono sostanzialmente atto di disegni altrui, in quanto mancanti di un piano generale di riferimento per rispondere alle esigenze del nostro contesto economico e sociale”, si legge in una nota di Virginio Venturelli e Alberto Gigliotti.

Ampia condivisione programmatica sugli obiettivi circondariali e per la città, da perseguire nel prossimo quinquennio, da parte di Socialisti, Azione, Italia Viva e Verdi, che formano Crema Riformista, nel corso delle interlocuzioni con il candidato sindaco Fabio Bergamaschi, ed in quest’ambito, diversi gli elementi che la Comunità Socialista Cremasca, intende portare avanti.

Dal decollo degli interventi di rigenerazione urbana, a quelli rivolti al miglioramento della vivibilità e dell’ambiente, l’aggiornamento del PGT in un’ottica sovracomunale, l’attenzione al rispetto dei tempi attuativi della variante alla SP 19, presso l’abitato di Campagnola, interessante la zona produttiva di Santa Maria. Così come, le progettazioni in corso sui collegamenti stradali e ferroviari verso l’area metropolitana di Milano e tra Crema e Lodi. Attenzione da parte dei socialisti anche verso la localizzazione del nuovo istituto Racchetti nel quartiere di San Bartolomeo, che vede la Provincia quale Ente a ciò deputato: una localizzazione a ridosso di una strada già congestionata però, fanno notare i socialisti, nonostante l’esistenza di alternative valide, come le aree dismesse, a nord est di Crema.

Ed ancora, la fruizione del complesso degli Stalloni, la piantumazione del bosco, già previsto lungo la tangenziale, la riqualificazione del Cresmiero e dei parchi cittadini, lo studio di un piano casa, in grado di ridurre le lunghe liste di attesa nell’assegnazione degli alloggi popolari: sono tante le azioni che la Comunità Socialista intende mettere in campo, senza dimenticare uno dei temi qualificanti l’azione politica, relativo alla sanità. Per i socialisti, occorre riproporre in ogni sede, l’autonomia del sistema sanitario cremonese, attualmente accorpato con il mantovano, ed una migliore distribuzione delle risorse economiche regionali, anche con riferimento ai posti letto riconosciuti per il comparto RSA del territorio cremasco.

“Rispetto a cinque anni orsono l’area socialista cremasca si presenta alle elezioni senza smagliature, con una fase ricostituente, aperta verso un soggetto unitario provinciale, aderente all’attuale Partito Socialista Italiano, erede del movimento storico nato 130 anni orsono, all’insegna dei valori democratici e della giustizia sociale, tutt’altro che obsoleti”, concludono gli esponenti del rinnovato garofano, Virginio Venturelli e Alberto Gigliotti.

Ilario Grazioso

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