Cronaca

Il Comune lancia una raccolta
fondi per i profughi dell'Ucraina

La sindaca Bonaldi: “Eventuali risorse donate dai cittadini saranno preziose, tanto più che si tratta di una emergenza dai confini indefiniti. Rendiconteremo ogni centesimo”

L’Amministrazione Comunale di Crema ha avviato una raccolta fondi per l’assistenza e gli aiuti ai profughi dall’Ucraina.

 

Tutti coloro che volessero contribuire possono farlo alle seguenti coordinate bancarie:

IBAN: IT 74 Q 05034 56841 000000638937

Presso Presso Banco BPM

Intestato a Comune di Crema, con la causale Emergenza Ucraina

 

Come ricordato dalla sindaca di Crema, Stefania Bonaldi,  in una comunicazione in apertura del Consiglio comunale, in questo momento sono presenti in città più di sessanta profughi, che hanno trovato diverse situazioni di alloggio. La macchina della accoglienza messa a punto sino a questo momento prevede una cogestione fra Servizi Sociali e Caritas delle segnalazioni di censimento e mappatura delle persone arrivate e delle disponibilità alloggiative, nonché dei nuclei familiari che si offrono per l’ospitalità. Questa rete di supporto e di accoglienza pesca da un riferimento mail unico: profughiucraina.cremasco@gmail.com dove è possibile comunicare sia la richiesta di ospitalità che la disponibilità ad offrirla.

 

“È difficile prefigurare ora le necessità cui dovremo rispondere”, spiega la sindaca, Stefania Bonaldi, “ma è chiaro che potranno andare dagli interventi di solidarietà per i generi di prima necessità a quelli legati ad esigenze logistiche ed alloggiative, senza dimenticare il supporto di mediazione linguistica e culturale, l’assistenza educativa per i minori, ma anche il supporto psicologico: non dimentichiamo che stiamo accogliendo mamme e bambini fuggiti dai bombardamenti, che hanno lasciato mariti, figli, fratelli in guerra. Il Servizio Sociale Comunale per coloro che si fermeranno a Crema farà la sua parte, ma eventuali risorse donate dai cittadini saranno preziose, tanto più che si tratta di una emergenza nuova, i cui confini sono ancora purtroppo indefiniti, ma certamente drammatici. Ovviamente rendiconteremo al centesimo ogni risorsa ricevuta e destinata a questa finalità”.

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