Cronaca

Rotary Club Crema: massima
onorificenza a Agata Marta Soccini

La dottoressa, ricercatrice e docente all’Università degli Studi di Torino e al National Institute of Informatics di Tokyo (Giappone), è stata insignita della ‘Paul Harris Fellow’, la cui denominazione rimanda al fondatore del Rotary, Paul Harris

Il Rotary Club Crema ha ospitato relatrice la dottoressa Agata Marta Soccini, ricercatrice e docente all’Università degli Studi di Torino e al National Institute of Informatics di Tokyo (Giappone). Il tema su cui i soci sono stati coinvolti – attraverso una lucida e brillante ‘conversazione’ – ha riguardato ‘l’essere umano virtuale’, con riferimento alle ‘nuove prospettive di riabilitazione neuro cognitiva’.

“La volontà umana di rappresentare la realtà – ha esordito la relatrice – ha radici che risalgono ai tempi delle incisioni rupestri del 30000 avanti Cristo e procede, nella Storia, con tecniche di rappresentazione dello spazio tridimensionale su mezzi bidimensionali, quali la prospettiva, la fotografia stereoscopica, il cinema tridimensionale. Quello che siamo in grado di fare oggi è sfruttare la versione digitale di queste tecniche per costruire dei mondi esplorabili tramite appositi occhiali e caschetti, che danno luogo a una realtà virtuale, o metaverso.

Oltre alla creazione di ambienti esplorabili – siano essi veritieri, di fantasia, o ipotetici – l’utente del metaverso può essere dotato di un corpo virtuale, o avatar, che risponda ai movimenti del corpo fisico. In breve, quando muoviamo una mano nella realtà, si muove la mano del nostro avatar nello spazio virtuale, come fossimo i protagonisti dell’incipit della metamorfosi kafkiana, in cui Gregor Samsa si trova in un corpo diverso, che però processa e muove come fosse il Suo. Ci siamo quindi chiesti – ha proseguito la Dott.ssa Soccini – che cosa possa succedere nel caso in cui un fattore esterno muova il nuovo corpo a prescindere dalla nostra volontà.

Ebbene, i nostri recenti studi – dell’Università di Torino, in collaborazione con il National Institute of Informatics di Tokyo – hanno sottolineato come non solo il corpo fisico sia in grado di dirigere l’avatar, ma la percezione dell’avatar da parte dell’utente fa sì che l’utente stesso reagisca con dei movimenti indotti dal comportamento autonomo dell’avatar.

Questo fenomeno, formalizzato nella Embodied Alien Motion Theory (traducibile come la teoria del moto esterno incorporato), ha applicazioni tecnologiche legate al rapporto tra la realtà, l’umano, e il nascente metaverso. Tuttavia, è interessante sapere che può essere la base di sistemi innovativi di riabilitazione neurocognitiva, in cui l’utente è, per esempio, un paziente affetto da infortunio cerebrale post-traumatico e il rapporto con l’avatar può aiutare a recuperare i movimenti che risultano difficoltosi. Secondo la World Health Organization, gli infortuni cerebrali da trauma sono la più frequente causa di disabilità al mondo, e le tecnologie d’avanguardia hanno il dovere di rivolgersi anche a questo genere di applicazioni”.

Figlia di medici – la Dott.ssa Elisa Edallo e il compianto Dott. Fulvio Soccini – ‘Agata crea-mondi’ – come La chiamano affettuosamente i colleghi – ha avuto il merito, appunto, di intuire e studiare i benefici indotti dall’utilizzo di tali tecnologie su soggetti, per esempio, colpiti da paralisi conseguenti a un’intervenuta lesione cerebrale.

A chiusura della conviviale, il Presidente del Rotary Club Crema Antonio Agazzi ha dato lettura della motivazione sulla base della quale la Dott.ssa Agata Marta Soccini è stata insignita della ‘Paul Harris Fellow’, la massima onorificenza rotariana, la cui denominazione rimanda al fondatore del Rotary, Paul Harris.

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