Associazione Scuole Cremonesi
Autonome: condanna alla guerra
L’A.S.C.A. (Associazione Scuole Cremonesi Autonome), che si è riunita in assemblea il 2 marzo, “condanna la brutale aggressione militare subita in questi giorni dalla popolazione dell’Ucraina, che ha procurato devastazione e morte, anche fra i bambini, riaffermando per converso la necessità che si recuperino con immediatezza la forza illuminante della ragione e la filosofia del dialogo come unici strumenti di definizione delle controversie internazionali”. In una nota stampa la posizione dell’associazione:
“Le Istituzioni scolastiche ed educative della provincia di Cremona abdicherebbero al proprio ruolo se tacessero di fronte a quanto si sta consumando in un’Europa illusa sul fatto che le guerre fossero solo ricordi di una Storia effettivamente maestra di convivenza e non ferite potenzialmente sempre riemergenti in un quadro contestuale che evidentemente dal passato non ha imparato niente.
I nostri giovani, dopo la violenza emotiva e sociale della pandemia, non possono, non devono e non vogliono transitare verso la violenza senza ritorno della guerra, in un infernale movimento ondivago tra paura e paura, con esclusivo denominatore comune la sottrazione del futuro. Cinquant’anni dopo “Imagine” di John Lennon il sogno di un mondo di pace è stato loro rubato per l’ennesima volta, nel nome di motivazioni assurde che mai potranno essere ritenute giustificabili.
L’A.S.C.A. si stringe intorno a loro, intorno alle vittime del conflitto, intorno alla fiumana di persone che dovranno lasciare il proprio Paese con un abbraccio solidale largo quanto un intero continente, aprendo le porte delle sue scuole a coloro che arriveranno in Italia e avranno bisogno di alfabetizzarsi o semplicemente di riconciliarsi con il mestiere di uomo, di donna o di bambino che ha diritto al rispetto della sua dignità di persona.
Infatti “la guerra non restaura diritti, ridefinisce poteri” (Hannah Arendt): dobbiamo essere noi, società civile, Istituzioni educative, uomini e donne liberi e democratici a supportare in ogni modo la loro voglia di ritornare alla vita, brutalmente vulnerata dal dispotismo autocentrico di chi ha saputo solo innamorarsi di se stesso. E’ la modalità migliore per un’Educazione civica agita, per insegnare ai nostri ragazzi la solidarietà, per poter dire ai nostri bambini, parafrasando Rodari, che, sì, la luna di Kiev è bella come la luna di Roma e non è la sua sorellastra sporca di sangue”.
Il documento porta la firma dei seguenti dirigenti:
Bacecchi Pietro
Andreoni Ilaria Santina
Arpini Flavio
Azzali Barbara
Badini Lorenza
Bellini Paola
Camattini Francesco
Carbone Paolo
Dall’ Asta Cizia
Dasti Romano
Di Paolantonio Roberta
Fasoli Enrico
Ferrari Alberto
Ferrari Nicoletta
Fiorentini Annamaria
Ghirardosi Roberta
Guidelli Sandra
Lamberti Anna
Maccoppi Attilio
Magnini Catia Marina
Manzia Maria Giovanna Daniela
Marzani Daniela
Mozzi Roberta
Nolli Maria Grazia
Orini Paola
Parolini Umberto
Pastorello Pietro Giovanni
Piperno Simona
Pitturelli Daniele Carlo
Premi Paola
Rabbaglio Maria Cristina
Ricciardi Albertina
Roglio Giovanni
Romano Daniela
Romoli Daniela
Rossi Laura
Rossi Susanna
Serafini Luca
Terracina Francesco
Venturelli Claudio
Viccardi Paola
Vita Luigia