Gloria Ferrari, da Crema a Pechino
per la chiusura delle Olimpiadi
L’abbiamo vista danzare in un passo a due con il ballerino Cristian Pace alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali di Pechino.
Gloria Ferrari, 30 anni, residente a Crema anche se per lavoro gira il mondo con la compagnia Esklan Art’s Factory, ha rappresentato l’ Italia nel passaggio di consegne delle olimpiadi che si terranno a Milano-Cortina nel 2026.
Nell’ esibizione, la cui coreografia è stata firmata da Erika Silgoner , Gloria rappresentava Cortina, con la natura e la sua potenza vitale e distruttiva mentre Cristian rappresentava Milano, la città, in un dialogo ben simboleggiato dall’edera che abbraccia le architetture e gli edifici senza danneggiarli. Un messaggio di pace e d’ecosostenibilità.
“Abbiamo cercato la fusione di queste due essenze – ha detto Gloria rientrata da pochi giorni da Pechino – l’essenza della natura di Cortina e l’essenza della città di Milano. Abbiamo cercato di fondere queste due immagini; infatti partivamo divisi e piano piano ci avvicinavamo per poi fonderci insieme; ed è quello che accadrà con le Olimpiadi di Milano-Cortina che si terranno nel 2026”.
Un traguardo inaspettato per Gloria che ha iniziato a danzare dall’ età di 7 anni per gioco e che ora è diventato un lavoro e una passione. Un lavoro che l’ha portata alle Olimpiadi, il culmine dei desideri per un atleta. Ma a quel traguardo non sarebbe mai arrivata da sola. Il suo successo è frutto di un lavoro di squadra.
“E’ stata una grandissima emozione non solo l’esibizione ma anche tutto il progetto a cura di Balich wonder studio. Ci tengo a ringraziare tutto lo staff che c’è dietro, tutta la grande famiglia, dal regista Nikos Iaugakos , Giorgio Lucca e i miei compagni di viaggio Serena Pomer e Giovanni Leone; questi ultimi costituivano la coppia “back up” che ci avrebbe sostituito nel caso di una nostra impossibilità a danzare; ci hanno infuso sicurezza, hanno lavorato con noi in questo progetto. Sono stati davvero fondamentali e ci tenevo a ringraziarli”.
Sabrina Grilli