Trenord, i "Donizetti" anche
sulle linee cremonesi
“Il servizio di Trenord ha recuperato affidabilità e regolarità, due obiettivi prioritari che l’azienda si era posta all’inizio del 2019. Avevamo previsto non meno di due anni per ridare equilibrio all’intero sistema ferroviario lombardo dove circolavano treni vecchi su un’infrastruttura satura. La pandemia ci ha rallentato, ha ridotto drasticamente il numero dei viaggiatori, ma non ha fermato il nostro progetto di rinnovamento con interventi strutturali sulla pianificazione e sulla programmazione del servizio. Ora siamo entrati in una fase nuova: prosegue il rinnovo della flotta, sono partiti i cantieri per dotare i depositi di innovativi impianti di manutenzione, ci siamo dotati di innovativi data lake per l’analisi della domanda di mobilità e abbiamo sviluppato nuovi sistemi digitali per la relazione diretta con la clientela”. Questo, in sintesi, l’intervento dell’Amministratore Delegato di Trenord, Marco Piuri, che oggi, giovedì 17 febbraio, ha descritto ai consiglieri regionali l’attuale situazione del servizio ferroviario lombardo e delineato le prospettive per il 2022.
La novità riguarda i treni “Caravaggio” che entro la fine del 2022 effettueranno la totalità del servizio sulle linee Milano-Domodossola, Milano-Varese-Porto Ceresio, Milano-Brescia-Verona. Inoltre, sempre quest’anno inizieranno a circolare anche sulle linee Milano Cadorna-Varese-Laveno e Milano Cadorna-Como Lago (rete Ferrovienord). Da giugno riprenderà la consegna dei treni Donizetti, che sulle linee Bergamo-Brescia, Bergamo-Treviglio, Cremona-Treviglio, Brescia-Cremona, Cremona-Mantova sostituiranno le vecchie Ale 582, destinate alla dismissione. Da settembre circoleranno in Lombardia anche i primi convogli a motore diesel-elettrico Colleoni, che saranno destinati alla linea Brescia-Parma.
Più in generale, terminato il periodo acuto dell’emergenza sanitaria, Trenord effettua oggi 2174 corse nei giorni feriali con oltre 1 milione e 30mila sedili offerti, il 106% rispetto al periodo pre Covid. Sempre Piuri ha sottolineato che nel 2021 la puntualità media del servizio è stata dell’84%, in crescita rispetto all’80% del 2019 e al 78% del 2018, quando l’alto numero dei convogli vetusti e la saturazione della rete impedivano di ottenere performance migliori. In calo le soppressioni: da una media di 102 al giorno nel 2018 si è giunti a 64 nel 2021, di cui 26 per cause sotto la responsabilità di Trenord. Un dato che comprende anche le riduzioni programmate legate alla pandemia.
“Il servizio ferroviario sta tornando alla normalità, dato che è in via di superamento l’emergenza dovuta alle assenze per malattia e quarantene del personale di Trenord”, ha poi commentato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, durante l’audizione in Commissione regionale V competente in materia.
“Sono partiti – ha sottolineato Terzi – e nei prossimi mesi continueranno tanti interventi di Rfi e Fn. Interventi auspicati e richiesti, ma che ovviamente avranno un impatto sul servizio. Si tratta però di lavori importanti, che devono essere svolti e che chiediamo da tempo ai gestori dell’infrastruttura. Solo dopo significativi interventi sulla rete, dal raddoppio della Codogno-Cremona-Mantova al ‘Treno per Orio’, dai raddoppi selettivi agli upgrade tecnologici fino alla eliminazione di una serie di passaggi a livello, sarà possibile pensare a una riprogrammazione e implementazione dei servizi. Il 2018, anno critico del servizio, ci ha insegnato che non possiamo iper stressare il nostro sistema fino a quando, appunto, non saranno realizzate le opere necessarie sulla rete”.