Politica

Losco: "Inquilini delle case
popolari abbandonati a se stessi"

Lo scenario che è emerso ieri, sabato 12 febbraio, ha chiarito una situazione “vergognosa che va affrontata una volta per tutte”. A dirlo è Paolo Losco, Candidato Sindaco per la lista Sinistra Unita per Crema, che ha spiegato: “Uno scenario che denota la totale mancanza di gestione, anche di quella ordinaria. Abitazioni prive della più basilare manutenzione: crepe nei muri, pavimenti sconnessi, infiltrazioni, pioggia dal tetto, mancate sostituzioni dei dispositivi di sicurezza”.
“A vivere in queste abitazioni – racconta Losco -, però, ci sono persone. Persone che, agli ospiti, devono chiedere di fare attenzione a dove mettono i piedi per non incorrere in tragedie. Persone che vivono in abitazioni in cui gli estintori non vengono revisionati dal 2019, quando la normativa di legge lo prevede ogni sei mesi, in cui (come denunciano a Santa Maria) l’impianto antincendio è da tempo non funzionante”.
Il candidato quindi aggiunge: “Dal confronto è emersa anche la forte preoccupazione per lo stato di abbandono del contesto di quartiere: una delle proposte è, infatti, l’istituzione di un Vigile di quartiere. Proposta che, secondo noi, va accolta in questo stato, che non è esagerato definire emergenziale, ma che merita riflessioni ben più ampie”.
“Gli inquilini – ha detto ancora Losco -che abbiamo incontrato sono persone che si arrangiano come possono per lavorare sull’inclusione: hanno organizzato iniziative come cineforum che servono a rendere vivibile un quartiere altrimenti in stato di totale degrado ed isolamento. Sono persone che si sentono completamente abbandonate dalle istituzioni. Ci sentiamo, per questo, non solo di accogliere completamente le proposte, che riteniamo semplicemente ragionevoli e di buonsenso. Ma ancora di più ci sentiamo di riflettere su quale sia il modo di vivere la città che vogliamo. Abbiamo fin troppo sentito parlare di “avvicinare i quartieri alla Città”.
“Crediamo sia ora che la città si avvicini ai quartieri, che quelle iniziative di inclusione siano promosse dall’amministrazione comunale, che si investa seriamente su sinergie, coinvolgendo tutti i soggetti presenti sul territorio, a partire dalle scuole, dalle cooperative, dalle associazioni, per creare una rete inclusiva che torni a dare  vita a queste aree, fondamentali per il loro tessuto sociale, della Città”.
“Fondamentali – prosegue – nella quotidianità delle persone che li vivono. Altre richieste di totale buonsenso sono legate agli interventi di manutenzione ordinaria e ristrutturazione, accedendo ai “superbonus”. Anche su questo tema ci sarebbe da riflettere: oggi i bonus vanno sfruttati, specialmente per queste realtà, ma davvero dobbiamo ragionare di “bonus” e non di interventi strutturali? Crediamo debba essere prima di tutto di interesse pubblico avere cittadini che vivono in case al passo coi tempi, non per questioni di “prestigio”, quanto per questioni di dignità, ma anche di impatto ambientale ed energetico. Manca completamente una visione strategica, la gestione Aler è completamente inadeguata e la direzione verso cui sta andando è sempre più lontana da quella che dovrebbe essere la propria missione: il benessere delle persone”.
Losco quindi conclude: “Basti pensare che, da tempo, i pochi (a fronte di più di 350 domande) che riescono ad accedere agli alloggi popolari devono ritirare le chiavi a Cremona e trovarsi da soli l’ubicazione dell’alloggio assegnato. O, ancora, oggi è stata aggiunta un’ulteriore figura intermediaria di amministrazione tra chi vive le case popolari e Aler. Un’ulteriore scarico di responsabilità da parte di Aler e dell’amministrazione comunale. Serve,invece,l’attenzione, serve la volontà di ascoltare i bisogni. Serve la volontà di investire in un piano di edilizia pubblica nell’ottica del benessere delle persone.Perché a rendere viva la Città sono le persone, è a loro che dobbiamo guardare:dobbiamo cambiare, radicalmente, la prospettiva. Anche grazie a seri investimenti in questo senso, Crema potrà tornare centrale per un territorio intero. Serve cura per le persone: questo è quello che è emerso da questo incontro.Ci impegniamo a dare a queste persone le risposte cui hanno diritto. Perché quello alla casa,quello ad un abitare decoroso, sono diritti che dovrebbero essere universali”.

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