ancora tutto in dubbio
giovani, calcio e fantasia
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Nei giorni scorsi è avvenuto un grave episodio di inquinamento delle acque del Serio Morto per lo sversamento che si è verificato a causa di un guasto in un impianto di biogas a Castelleone. Particolarmente preoccupati per l’accaduto, due giovani studenti dell’Istituto Agrario di Crema, Andrea Davide Cavalli e Martino Cisarri, appassionati frequentatori dei corsi d’acqua del territorio. “A causa di questo incidente, è morta praticamente tutta la fauna ittica presente nel canale”, dice sconsolato Andrea Davide Cavalli, studente del terzo anno dello Stanga di Crema, che da sempre ha nel cuore l’ambiente e fin dalle medie frequentate a Castelleone, sogna di diventare in futuro un naturalista.
I due ragazzi fanno parte di un gruppo di una quindicina di volontari, G.V.S.I. (Gruppo Volontari Salvataggi Ittici), di diverse età, formatosi spontaneamente e aperto a tutti coloro che hanno passione per la natura, l’ambiente e la pesca, che opera nel territorio cremasco, cremonese e lodigiano, per recuperare dalle rogge in secca il pesce presente, e poi rilasciarlo dove c’è più acqua.
“Noi siamo impegnati sul territorio, come ad esempio qualche giorno fa a Ripalta Arpina, recuperiamo questi pesci e poi li rilasciamo nel Serio. Incidenti come quello dell’altro giorno – dice Andrea Davide Cavalli – vanificano tutto il nostro impegno”.
Nel Serio Morto, si dice che c’è più pesce che acqua, raccontano i due giovani, descrivendo il corso d’acqua utilizzato prevalentemente per l’irrigazione dei campi. “Lo sversamento dell’altro giorno ha completamente rovinato un corso d’acqua che, nonostante la bassa profondità è ricco di pesce autoctono, come cavedani, pighi, scardole, alborelle, triotti, ma anche carpe e altre specie. Negli ultimi tempi – aggiungono i ragazzi – purtroppo si legge di diversi sversamenti nelle nostre zone, e noi vogliamo sensibilizzare tutti rispetto ai rischi che provocano queste operazioni, perché la salvaguardia ambientale è un argomento che ci sta molto a cuore e nel nostro piccolo, vorremmo cercare di dare un contributo”.
L’obiettivo è proprio quello di coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza su questi temi, che i due giovani, portano avanti come volontari, cercando di interessare quante più persone possibili, giovani e meno giovani, con la comune passione per la natura ed i pesci. “Mi hanno girato alcune foto lunedì pomeriggio e poi il giorno dopo sono andato anche io a vedere cosa era accaduto tra San Bassano e Pizzighettone, con l’Adda pieno di gabbiani che mangiavano i pesciolini e verso San Bassano, un po’ ovunque barbi, carpe, pighi, morti. Non si era mai verificato nel Serio Morto un incidente come questo – conclude Martino Cisarri, studente di quarta del tecnico agrario di Crema – ora in 16 km di fiume, non c’è nulla che nuota. I pesci devono poter vivere nell’acqua e non nel liquame, o con il pericolo di sversamenti di diversa natura”.
Ilario Grazioso