Cronaca

Casa di Comunità, Bonaldi
contro Mazzali: la replica

Sull’ipotesi della realizzazione ex novo di una palazzina all’interno del perimetro dell’ospedale Maggiore di Crema, la sindaca di Crema Stefania Bonaldi replica alla consigliera regionale di di Fratelli d’Italia Barbara Mazzali. L’ipotesi, secondo la sindaca, conferma la carenza di spazi più volte segnalata e conferma anche i problemi che sorgerebbero se la Casa di Comunità fosse ospitata in Via Gramsci, sollevando dubbi a proposito della carenza di risorse per l’adeguamento dell’ex tribunale.

“La consigliera regionale FDI Barbara Mazzali”, scrive Bonaldi, “assomiglia a quei bambini saputelli che, nell’ansia di mostrarsi più bravi, spifferano la soluzione mentre la maestra sta spiegando il problema alla lavagna…e prendono una cantonata.

Vero che nelle interlocuzioni fra Asst di Crema e Regione Lombardia, attivate per merito dei sindaci cremaschi che hanno posto forte e chiaro il tema della carenza di spazi dell’Ospedale, è stata avanzata l’ipotesi di realizzare una nuova palazzina nell’attuale perimetro del nosocomio.

Ma non risulta affatto che l’eventuale nuova palazzina debba ospitare la Casa della Comunità, che secondo le decisioni della Regione resta, ahinoi, pervicacemente insediata in Via Gramsci, esattamente in quello “spazio in centro” che la consigliera Mazzali definisce “scomodo proprio perché troppo centrale e senza possibilità di parcheggi”. Sempre secondo le interlocuzioni Asst-Regione, sulle quali la DG Ramponi aveva chiesto la settimana scorsa alla sottoscritta e ai colleghi Casorati e Rossoni il massimo riserbo, perché ancora in corso, nella palazzina di cui sopra si collocherebbero gli uffici che si spostano da via Gramsci ed altri servizi di Asst ancora da definire, oggi ubicati esternamente.

Una operazione che da un lato conferma ancora come inspiegabile il rifiuto dell’ex Tribunale messo a disposizione dal Comune di Crema (l’alibi non è più nemmeno la carenza di risorse, visto che per realizzare una nuova palazzina ci sarebbero!), dall’altro conferma comunque che il tema della mancanza di spazi che costringe Asst a pagare affitti ai privati è reale e concreto, e non una boutade elettorale o una strumentalizzazione, come altre, invece, cui i cremaschi stanno tristemente assistendo in questi giorni”.

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