Cronaca

I temi della legalità in scena
al San Domenico il 23 febbraio

Una giornata dedicata alla memoria di due personaggi che hanno fatto la storia dell’antimafia e della magistratura di questo Paese, al punto da sacrificare la propria esistenza: questo il senso dello spettacolo che andrà in scena mercoledì 23 febbraio al San Domenico, dal titolo Nel tempo che ci resta. Elegia per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L’evento era programmato da tempo, all’interno della rassegna Intrecci di storie, curata da Nicola Cazzalini e dedicata alle scuole, ma grazie ad un finanziamento regionale, ed alla collaborazione del comune di Crema, dell’Orientagiovani, del Comitato di Promozione dei principi costituzionali, di Libera e dei soci e soci di Banca Etica Cremona, raddoppia: oltre allo spettacolo del 23 febbraio alle 10, dedicato alle scuole, si replica la sera, alle 21, con un biglietto al prezzo di 10 euro, al fine di consentire la più ampia partecipazione della cittadinanza.

Uno spettacolo pensato in questi due anni di pandemia, coprodotto dal Teatro dell’Elfo e di Campo Teatrale, andato in scena per la prima volta lo scorso ottobre a Milano, dove ha riscosso il gradimento del pubblico. A descrivere lo spettacolo, che vedrà sul palcoscenico Marco Colombo Bolla, César Brie, Elena D’Agnolo, Rossella Guidotti e Donato Nubile, per i testi e la regia di César Brie è stato Nicola Cazzalini, che parte dalla scena iniziale, ambientata in un’atmosfera rarefatta, dove al centro del palco un uomo chino fa rotolare per terra delle arance.

Una scena che può spiegarsi quasi come un voler dipanare una matassa difficile da vedere, con i vari personaggi che da lì a poco, appaiono: le quattro figure, i due giudici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e le rispettive consorti, Francesca Morvillo e Agnese Piraino Leto, e assieme a loro, il pentito Tommaso Buscetta. Alla fine, ne esce un ritratto umano e vissuto, aggiunge Cazzalini, delle due coppie e del pentito, ora tutti morti, ma che inducono ad una continua ricerca di risposte rispetto a ciò che è stato, almeno per provarne a dare qualcuna, come si evince dal titolo.

Per il presidente Giuseppe Strada, che ha invitato i dirigenti scolastici a favorire la partecipazione delle varie classi all’evento programmato al mattino, si tratta di “uno spettacolo di alto livello, che grazie al contributo di regione Lombardia, si offre ad un prezzo politico, e che ci consente di confrontarci sui temi della legalità, che coinvolge tutti”.

Alla conferenza stampa di presentazione, hanno portato i loro saluti, anche l’assesora alla cultura Emanuela Nichetti e Simone Silva per l’Orientagiovani, oltre a Graziella Della Giovanna, la quale ricordando gli obiettivi del Comitato ha evidenziato l’attenzione verso i temi della conoscenza in senso ampio, che si traduce in consapevolezza, e contribuisce a formare quella coscienza critica tra i giovani, che poi porta alla partecipazione attiva.

Per info e prenotazioni, contattare il Teatro San Domenico al numero 0373.85418. Possibilità di prelazione per gli abbonati.

Ilario Grazioso

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