Cronaca

La Sinistra: "Giunta regala altri soldi
pubblici a SPA che gestisce piscina"

La giunta comunale ha stanziato 38 mila euro (13.000 già a disposizione, i restanti 25mila euro saranno previsti nel bilancio 2022) per “l’abbattimento delle tariffe poste a carico delle società sportive di Crema per la fruizione del centro natatorio”. Si tratta di un “apposito atto integrativo” tra il comune e la società che gestisce l’impianto, la Forus Italia.

Un atto politico che ha fatto storcere il naso a La Sinistra, i cui portavoce, Emanuele Coti Zelati e Paolo Losco, accusano l’Amministrazione di “regalare soldi pubblici ai privati, ancora una volta. Come dimenticare infatti i 35000 euro regalati e 150.000 prestati a Sport Management (cui è subentrata Forus, ndr)”.

“Formalmente questi 38.000 euro sono per abbattere i costi delle tariffe per le società sportive; praticamente, a chi scrive, questo sembra l’ennesimo regalo che in un periodo natalizio non stona ma che avremmo voluto destinato non ad una immensa società per azioni spagnola, piuttosto a chi ne ha bisogno (le famiglie cremasche per abbattere il caro energia?) – proseguono – Invece la Giunta, all’unanimità, vota un’iniezione di soldi della collettività nel portafoglio di Forus perché questa faccia ciò che dovrebbe già fare; é nel suo mandato infatti fare business all’interno del mantenimento del servizio di pubblica utilità: delle tariffe accessibili alle società sportive stanno già dentro a questo perimetro”.

Un’operazione che La Sinistra definisce “sbagliata ed inopportuna: infatti se si intende davvero aiutare le società sportive che utilizzano la piscina, quei denari si devono destinare a loro e non a Forus, ciò deve essere fatto in modo trasparente – cioè attraverso un bando – e la distribuzione delle risorse deve essere fatta in modo equo: ci aspettiamo, a questo punto, 38.000 euro per le società di basket, 38.000 euro per le società di calcio, 38.000 euro per le società di tennis etc”.

Una manovra “pre elettoralistica degna di quella politica che la Bonaldi di dieci anni fa aveva detto di ripudiare ma poi, si sa, le cose cambiano. Questo invece è il manifesto elettorale di Bergamaschi che, evidentemente, si è ben adattato all’andazzo del gruppo di potere che amministra (talvolta in maniera discutibile) la città”.

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