Cronaca

Festa di Natale al "Dosso"
di Castelleone

Gli sgargianti colori delle divise gialle degli Angels e rosse dei Diablos,le due squadre di basket del Dosso di Castelleone, hanno fatto da sfondo alla festa di Natale della sezione di attività con persone con disabilità della società sportiva castelleonese. Infatti la festa è iniziata proprio col derby tra le due squadre, valevole come gara del campionato interprovinciale di basket integrato organizzato dal CSI di Cremona. Davanti ad un folto pubblico di familiari, volontari, autorità c’è stata la dimostrazione di quanto sia vivo e attivo lo sport del Dosso. Un segnale molto positivo, perché il fantasma della pandemia non è ancora scomparso. La pandemia però ha portato un “regalo” molto gradito, ha detto Davide Iacchetti, responsabile della sezione. Infatti la necessità di giocare all’aperto ha permesso di stringere una stretta collaborazione con l’oratorio di Castelleone, un desiderio da tempo coltivato e finalmente realizzato. “Perché è molto importante questa collaborazione” abbiamo chiesto a Iacchetti. “Perché abbiamo realizzato l’obiettivo del nostro sport: l’appartenenza a pieno titolo dei giocatori alla comunità sociale ed ecclesiale. Vogliamo superare il concetto di sport inclusivo, perché se tutti apparteniamo alla stessa comunità allora non c’è più nessuno da integrare o da includere. Il momento più emozionante della festa è stato la consegna alla moglie e al figlio di Carlo Dati di una targa ricordo. Carlo, recentemente venuto a mancare, era un dirigente del Dosso e un arbitro di pallavolo e basket del CSI. La sua passione, la sua disponibilità, la sua scelta di dedicare impegno e fatica soprattutto per lo sport dei meno fortunati è stato un esempio indimenticabile. Lo sport di tutti, quello del CSI, era per lui una scelta di vita, un mettersi al servizio gratuito e appassionato. Durante la festa sono state illustrate anche due interessantissime iniziative del Dosso, a dimostrazione della sensibilità civile e sociale della società sportiva. Vanna Iacchetti ha parlato della raccolta dei tappi di sughero. Iniziata su stimolo del curato dell’oratorio, Don Matteo, ha visto coinvolgere tutti i bar della città, ma anche di altri territori, in una gara virtuosa di solidarietà. Gli atleti del Dosso sono diventati attori del progetto, assumendosi la responsabilità quotidiana di raccogliere i tappi, per poi consegnarli all’Associazione Il Fiocco di Cremona, che li rivende utilizzando il ricavato per opere sociali. Da scarti a risorse, lo slogan del progetto, che riecheggia l’impegno del Dosso di valorizzare ogni atleta per le sue capacità e il contributo che da alla squadra. Carlo Rossi ha poi parlato del progetto di amicizia con la Repubblica Centroafricana e in particolare col centro di sport per invalidi della capitale Bangui. Per rafforzare la conoscenza e l’amicizia, lo stesso Carlo Rossi ed altri due operatori partiranno il 26 dicembre per Bangui per conoscere quella realtà e per uno scambio di esperienze nello sport con persone con disabilità. Le numerose autorità presenti hanno concluso la festa riconoscendo l’importanza del Dosso nella città di Castelleone e nel territorio. Il consigliere comunale Farina, a nome del Sindaco Fiori, assente per altri impegni, ha dichiarato che il Dosso è un fiore all’occhiello di Castelleone. Ha concluso il Presidente del CSI, Claudio Ardigò, ringraziando il Dosso, ma soprattutto ricordando, con emozione, la figura di Carlo Dati, arbitro del CSI al servizio di tutti.

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