Politica

Nuovo Cda per Finalpia: le
reazioni dell'opposizione

Questa mattina il sindaco Stefania Bonaldi ha diffuso la nuova composizione del Cda della Fondazione Opera Pia, resosi necessario in seguito alle dimissioni dell’ex presidente Soffientini e dei suoi colleghi.

L’Amministrazione prosegue dunque sulla via tracciata mesi fa: la vendita dell’immobile, che ha portato successivamente all’interlocuzione con la società Hyma Srl per un accordo “rent to buy”, poi saltato.

Il primo cittadino, cui spetta appunto la nomina del Cda, ha sottolineato più volte l’esigenza di una celere sostituzione al fine di risolvere le problematiche legate all’immobile. Ora che la composizione è stata effettuata, sono giunte anche le reazioni delle opposizioni consigliari, a partire dalla Lega.

Il capogruppo Andrea Agazzi è il più ottimista rispetto al lavoro che affronteranno i nuovi membri del Consiglio di Amministrazione: “Il nostro giudizio resta sospeso finché non vedremo l’operato di questi professionisti che, a quanto pare, godono della fiducia e della stima del sindaco. Spero verrà data loro l’occasione di confrontarsi con il Consiglio comunale, per spiegarci lo stato dell’arte e le azioni che metteranno in campo per la risoluzione”.

Per il collega forzista, Antonio Agazzi, questo Cda “si troverà a operare, per così dire, sull’orlo del precipizio. Un’operazione cui avrebbe dovuto adempiere quando si dimise, dal CdA precedente, l’Arch. Camillo Cugini. Ma allora, anziché cogliere l’occasione per azzerare i vertici della Fondazione Opera Pia, Stefania Bonaldi sostituì il componente dimissionario con un fedelissimo: Gianfranco Ervin. Non servì a granché, evidentemente”. Il commento di Agazzi prosegue con amarezza, sottolineando come il sindaco si trovi ora “politicamente sola” ed abbia varato “senza passare attraverso un bando, un CdA di stretta osservanza, probabilmente frutto di un “ampio confronto” condotto all’interno della sede del suo partito. Auguri”.

Critico anche il Movimento 5 Stelle, che aveva inoltrato al sindaco i curricula di Matteo Della Noce e Mario Verardi. “Spiace che, ancora una volta, il Sindaco di Crema affermi che “le minoranze consiliari si siano chiamate fuori dalla proposta di mettere insieme le energie migliori per traguardare la Fondazione ed il suo patrimonio oltre la attuale criticità” – afferma il capogruppo Manuel Draghetti – Così non è stato per il M5S Cremasco: le sfide difficili, per poter riparare i danni di Bonaldi e del CdA, non ci spaventano. Il nostro contributo, fortemente critico da un lato, ma anche costruttivo dall’altro, l’abbiamo dato. Solo per il bene della città”.

Ambra Bellandi

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...