Lettere

Finalpia: Bonaldi non ha valutato
situazione con lucidità

da Giovanni De Grazia - coordinatore circolo FdI Crema

La situazione dell’immobile di Finalpia sta diventando sempre più intricata e i responsabili di tutto questo hann un profilo preciso: l’amministrazione Bonaldi e il consiglio di amministrazione della Fondazione, nella figura del suo ex presidente Pierpaolo Soffientini.

Gli errori compiuti sono molteplici e ,con i debiti accumulati e con le casse vuote il duo Bonaldi-Soffientini ha una idea ” geniale ” : vendiamola, prezzo 10 milioni di euro e incaricano Consorzio.it di seguire l’iter per la messa sul mercato degli immobili (su questo incarico abbiamo forti perplessità). Già in Comune a Crema si discuteva di come investire i proventi della vendita, ma arriva subito una doccia fredda: asta deserta , soldi e sogni svaniti . Si profila all’orizzonte una società disposta a prendere in affitto la struttura con patto di futuro acquisto , una Srl con un capitale sociale di soli 10.000,00 euro (capitale decisamente esiguo rispetto agli impegni presi).

Ora è tutto svanito, tutto più complicato e la situazione è drammatica. Tuttavia emergono alcuni fatti: il valore di vendita stimato è eccessivo ? E in questo caso di chi è la responsabilità? Perché ,dopo le situazioni che erano avvenute, non si è provveduto alla sostituzione dell’intero consiglio di amministrazione, come chiesto ripetute volte da Fratelli d’Italia? Perché l’amministrazione comunale, che ha la responsabilità morale del tutto, non ha voluto minimamente tener conto delle avvisaglie che arrivavano anche e soprattutto dalle minoranze consigliari?

Il sindaco Bonaldi non ha voluto/potuto analizzare la situazione con la dovuta lucidità, come ha già dimostrato in di non saper fare in vari vicende ( SCRP, Piscina, Tribunale LGH per citarne alcune ). Imbarazzante inoltre risulta la dichiarazione dell’ex presidente Soffientini in cui dice che la carica di Presidente sia a titolo onorifico, termine gentile per dire “gratis”. Assicuriamo Soffientini che non è l’unico amministratore in tale circostanza ed anzi vi sono situazioni anche più pesanti ma il dovere impone sempre il massimo impegno. A prescindere.

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