Cronaca

Festival dei Diritti, 39 appuntamenti
in provincia dal 1 dicembre

Come vogliamo risvegliarci? E come sostenerci in questo risveglio? Sono queste le due domande alla base della nuova edizione del Festival dei Diritti, un’iniziativa promossa da CSV Lombardia Sud che dal 1° al 12 dicembre si concretizzerà in 146 eventi organizzati da 284 enti nelle province di Cremona, Lodi, Mantova e Pavia. 39 quelli che si svolgeranno in provincia di Cremona con la partecipazione di 100 realtà associative. Il programma completo è su festivaldeidiritti.org

“Risvegli” è infatti il titolo dell’edizione 2021 del festival, nel 2020 realizzato solo online a causa della pandemia, e oggi tornato finalmente in una duplice versione con eventi in presenza, eventi online ed eventi dalla formula mista sia in presenza che online.

Sarà Mario Calabresi, giornalista e scrittore, a inaugurare il festival mercoledì 1° dicembre alle ore 16.30 nel corso di un incontro in streaming organizzato da CSV Lombardia Sud – Centro di Servizio per il Volontariato e intitolato Risvegli – Sguardi sul mondo per credere nel futuro. Calabresi sarà intervistato da Ennio Ripamonti, psicosociologo e formatore. Ma sono tantissimi gli ospiti di un festival che vede in cartellone anche Stefano Zamagni, Danielle Madam, Nadeesha Uyangoda, Luca Mercalli, Mimmo Lucano, Giuliano Pisapia, Monica Boggioni, don Fabio Corazzina.

Il primo appuntamento in presenza a Cremona sarà il 1 dicembre a teatro Monteverdi con un seminario sull’autonomia abitativa per le donne vittime di violenza, organizzato da Aida e la partecipazione di Massimo Bricocoli, Direttore del Dipartimento di architettura e studi urbani del Politecnico di Milano; e Stefania Mazza, docente di Strumenti e Tecniche di programmazione delle politiche sociali, formatore e orientatore. Il giorno successivo si parlerà di ambiente: in occasione della ‘Festa dell’Albero 2021’ Lucio Lorenzi presenterà il suo libro “La paura ci fa un baffo”. “Il bosco di Lorenzo” è prima di tutto una community di persone impegnate a migliorare quotidianamente il mondo che viviamo creando aree verdi, tutelando il suolo e coltivando la biodiversità. L’iniziativa fa parte del progetto ‘Un milione di alberi entro il 2025’ ed è volta a sostenere una raccolta fondi per creare una foresta diffusa in tutta la Lombardia.

Tante le tematiche affrontate nel seguito degli appunatmenti, tuti in prsenza, non solo a Cremona, ma anche a Crema, Casalmaggiore, Soresina, Fussola, Offanento, Torre de Picenardi.  Dalla storia delle comunità Lgtb, all’accoglienza di Amnesty International, dal diritto alla lettura, ai diritti umani in Colombia ai tempi della pandemia.

Il programma completo è disponibile su festivaldeidiritti.org

L’edizione 2021 celebra diverse ricorrenze riconosciute, tra cui proprio la Giornata Internazionale dei Diritti Umani del 10 dicembre e intreccia gli obiettivi dell’Agenda 2030, il programma d’azione per lo sviluppo sostenibile che chiama a una responsabilità collettiva dal punto di vista ambientale, dell’equità e della giustizia sociale. Tutti gli eventi in calendario sono ispirati a uno o più obiettivi inseriti nell’Agenda 2030.

“La risposta corale e fortemente motivata al Festival – spiega Luisella Lunghi, presidente di CSV Lombardia Sud – non può che riempirmi di gioia e di speranza: abbiamo seminato nel corso dell’anno, con il progetto la Trama dei diritti e i seminari di Formazione di comunità, dialogo, confronto, riflessioni con le volontarie e i volontari dei nostri territori, che non smettono mai di stupirci e incantarci per la forza e la tenacia con cui mantengono i legami con le loro comunità a cui dedicano tempo, competenza, cura. La questione dei diritti deve essere sempre al centro delle nostre vite; è anche un diritto quello di poter esercitare dei doveri e questo pensiero mi porta alle tante persone di ogni età e condizione umana che oggi rischiano di non essere “nessuno”, invisibili, irriconoscibili nell’indifferenza generale. Ma sono sicura che gran parte delle donne e degli uomini sapranno di nuovo accogliere, confortare e lavorare per una comunità umana dignitosa e pacifica. Per questo il Festival va oltre gli eventi, per diventare ogni volta punto di ripartenze e risvegli”.

Quest’anno il progetto è sostenuto anche con i fondi dell’8xMille Chiesa Valdese.

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