Cronaca

4 novembre: le celebrazioni a Crema
Il sindaco: "Ricordare e attualizzare"

Si sono svolte questa mattina le celebrazioni per il 4 novembre, festa dedicata alle Forze Armate che vede lo schieramento delle associazioni combattentistiche e dei rappresentanti di tutti i Corpi.

Il sindaco Stefania Bonaldi ha accompagnato il corteo, insieme al consigliere provinciale Simone Beretta e all’assessore Cinzia Fontana, partito dopo la deposizione della corona d’alloro in piazzale Rimembranze, diretto al famedio cittadino in piazza Duomo. A seguire si è tenuta la celebrazione eucaristica, presieduta da don Emilio Lingiardi.

La celebrazione si è conclusa in piazza Trento e Trieste, con la lettura del bollettino della Vittoria e il discorso del primo cittadino, che ha inteso attualizzare questa ricorrenza, “fare memoria perenne” del sacrificio di tante giovani vite spezzate dal primo conflitto mondiale sottolineando “le guerre tutt’oggi in corso, che vedono coinvolti quasi un migliaio fra milizie guerrigliere, gruppi terroristi – separatisti – anarchici, con un numero spropositato di civili a farne le spese. E anche che nonostante la pandemia, il numero di persone in fuga da guerre e persecuzioni in tutto il mondo nel 2020 ha superato gli 82 milioni, più del doppio di quello registrato 10 anni fa”.

“La nostra devozione – ha proseguito il sindaco – sarebbe fine a sé stessa se non allargassimo il nostro grandangolare interiore e la nostra sensibilità ai conflitti dell’oggi e alle loro conseguenze. Ma oggi è anche la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate e dopo l’esperienza della pandemia nella nostra città e nel nostro territorio questa Festa si riempie di un significato nuovo. È stato l’Esercito Italiano, con la sua poderosa “macchina di efficienza” che in tre giorni ha montato un ospedale da campo, a farci sentire tutto il Paese vicino, rassicurandoci con la sua operosità, con sorrisi cordiali che trasudavano partecipazione e solidarietà. Conoscevamo la fama dei nostri militari, cui sono internazionalmente riconosciuti precisi tratti distintivi, rispetto alle Forze armate di altri Paesi. Ora sappiamo perché gli italiani sono fra i più amati, perché sono riusciti a rovesciare ogni pregiudizio sul ruolo dei militari, più che mai costruttori di pace e custodi della stessa, capaci di mettersi al servizio di chi soffre, di affiancare, risollevandole, le popolazioni in difficoltà”.
“Fra i lasciti di questa dolorosa esperienza dell’ultimo biennio c’è anche questo, ed è stata una presa di coscienza potentissima del ruolo e del senso della presenza delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine, oggi, al nostro fianco. Grazie per questa vostra forza dissuasiva, che non ci parla di Forze Armate ma di uomini che sono forti perché armati di spirito pacifico, risoluti a difendere la Pace, anche di fronte ad un nemico subdolo ed invisibile come un minuscolo virus”.

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