Politica

Ddl Zan, le reazioni a Crema
Piazzoni: "La lotta continua"

Il Senato ha affossato il Ddl Zan, a tutela delle minoranze e contro l’omotransfobia. Dopo quanto accaduto ieri, con l’attuazione della “tagliola” proposta dal centrodestra e con il voto segreto dei franchi tiratori nel centrosinistra, il disegno di Legge è stato stoppato.
In merito a Crema ha preso posizione il sindaco Stefania Bonaldi, che si è detta “sconfortata per quanto accaduto in Parlamento, sia per la fine del Ddl Zan che per l’atteggiamento tenuto dai senatori”. Il primo cittadino individua nel centrosinistra, con l’aggiunta di Italia Viva e Movimento 5 Stelle, i franchi tiratori: “I voti favorevoli sono stati 154, i contrari 131 e gli astenuti 2. Da un primo calcolo sarebbero una trentina i franchi tiratori. Il testo tornerà in commissione ma non prima di sei mesi. Per una parte ben chiara dello schieramento politico i diritti (degli altri, ovviamente) non sono mai una priorità”.
Anche Andrea Agazzi, capogruppo della Lega in Consiglio comunale, ha espresso dispiacere per come sia finita la vicenda: “A prescindere da come la pensi, ed io non avrei votato a favore del disegno di legge così come proposta, tutte le forze politiche avevano ampiamente espresso apertura ad approvare una legge che andasse a tutelare una comunità che reclama a gran voce attenzione da parte dello Stato. Ha prevalso l’ideologia dei proponenti che evidentemente non avevano mai avuto la benché minima intenzione di trovare una mediazione, bensì avevano ben chiaro nella mente la strategia politica e comunicativa che abbiamo visto nei mesi precedenti e vedremo scatenarsi nelle prossime ore. Strategia che prevede di far passare un banale messaggio: buoni contro cattivi. Il fine? Polarizzare e dividere. Come al solito si parlerà di tagliola, di centrodestra razzista, fascista, omofobo; di Ungheria e Polonia. Si parlerà di tutto fuorché di ciò che è mancato: un risultato”.
Il cremasco Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di ArciGay, ha assicurato che la lotta per i diritti non si fermerà qui: “Il Ddl Zan sarà anche morto. Ma noi siamo vivi, vegeti e, con la società civile, porteremo avanti le nostre battaglie”.
Ambra Bellandi

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