Politica

Ex Tamoil, Beretta: "Comune non
ha tutelato interesse pubblico"

“La yogurteria, o cioccolateria che sia, si sarebbe dovuta aprire da tanto tempo, da tempo immemore. Ora sembrerebbe che il comune di Crema abbia perso la pazienza”. Il consigliere comunale di Forza Italia Simone Beretta torna sulla questione della riqualificazione dell’area ex Tamoil – in zona porta Serio – che, dopo oltre 4 anni dall’inizio dei lavori, non è ancora stata ultimata. Dal giugno del 2017, data nella quale sono iniziati i lavori, nessun esercizio commerciale ha ancora aperto.

“Ma l’autorizzazione edilizia non sarà scaduta considerato che se non sono cambiate le regole vale 3 anni? È probabilmente successo che chi ha vinto l’appalto si è successivamente trovato in una situazione economica che non gli consentiva di chiudere i lavori nei tempi pattuiti, ossia entro i 12 mesi previsti dalla convenzione dalla data del verbale di inizio lavori – osserva il consigliere – Di certo una volta che si va a sottoscrivere una convenzione tra un privato e il Comune  tutte le carte atte a suggellarla devono essere a  posto e quindi dal giorno dopo il privato deve essere messo nella condizione di aprire il cantiere ed avviare i lavori”.

Per Beretta “è stata redatta una pessima convenzione, nettamente sfavorevole alla parte pubblica e quindi agli interessi dei cittadini e tutta a difesa del privato. Dico questo perché il bando fissava la durata della eventuale concessione in anni 10 ai quali al massimo aggiungete i 12 mesi citati”. Ma la convenzione sottoscritta fa scattare la durata della concessione dalla prima somministrazione del primo yogurt (o cioccolata).

“Un pasticcio, un grossolano errore che non ti aspetti da un sindaco avvocato e da un assessore laureato in giurisprudenza. Se avessero almeno letto la convenzione si sarebbero accorti che la parte pubblica era la meno tutelata in assoluto lasciando libero il privato  di portare avanti i lavori di recupero e riqualificazione nei tempi che a lui facevano più comodo. Se invece la convenzione è stata scritta su un preciso indirizzo da parte dello dell’amministrazione pubblica, così come dovrebbe essere, allora c’è da essere decisamente preoccupati e qualcuno ci deve spiegare perché è stato dato un indirizzo di quella natura contro gli interessi pubblici”.

Il consigliere Beretta ha chiesto accesso agli atti, convinto di proporre una mozione consigliere per andare a transazione con il privato. Ora, se il l’amministrazione comunale dovesse procedere ad una transizione, secondo il consigliere forzista, il costo per la parte pubblica sarebbe troppo elevato.

Ambra Bellandi

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