Cronaca

I Mondi di Carta: Smart City,
come realizzare la città sostenibile

Tra digitale e green, le reali sfide che attendono i sindaci, la ricerca e gli addetti ai lavori

Smart city è una città intelligente, ma soprattutto sostenibile, efficiente e innovativa, una città in grado di garantire un’elevata qualità di vita ai suoi abitanti, grazie all’utilizzo di soluzioni e sistemi tecnologici connessi e integrati tra loro. E’ stato questo il tema portante della serata dei Mondi di Carta, svoltasi ieri sera in sala Da Cemmo.

Maurizio Melis, conduttore radiofonico di Radio24 e divulgatore di scienza e tecnologia, ha coordinato un tavolo di lavoro cui erano presenti i sindaci di Crema e Bergamo – Stefania Bonaldi e Giorgio Gori – il Direttore dell’Osservatorio Startup Intelligence e Digital Innovation del Politecnico di Milano Alessandra Luksch e l’architetto Giancarlo Allen, il cui lavoro è ispirato ai principi dell’ecosostenibilità e del rapporto tra ecologia e ambiente urbano.

La crisi ambientale, unitamente alla popolazione che invecchia, è la maggiore problematica che la società moderna si trova a dover affrontare. Proprio per questo si cerca di attuare il modello “smart city”. Ma cos’è davvero? Luksch ha spiegato, in apertura di evento, l’insieme di elementi che identificano la città sostenibile, che vanno dall’educazione digitale al ridisegno del tessuto urbano, passando per la gestione intelligente dei servizi – pubblici e privati – al cittadino.

Si fa presto, però, a dire “smart”. E’ infatti con l’intervento dei sindaci presenti al tavolo che le aspirazioni vengono calate nella realtà. E’ il caso, per esempio, del tema del verde urbano con funzione non solo decorativa. E’ il primo cittadino di Crema a ricordare che “il verde è associato alla costante manutenzione, il che implica costi elevati. A Crema – ha aggiunto Bonaldi – abbiamo realizzato il censimento arboreo e per ogni abbattimento di piante vetuste o pericolanti, abbiamo effettuato altrettante (se non maggiori) piantumazioni”.

Dagli interventi di Bonaldi e Gori è quindi emerso un confronto operativo sulle esperienze “smart” e “green” delle due città che si sono distinte in questi ambiti, tra difficoltà di realizzazione e soddisfazione nel raccogliere risultati concreti. Attraverso soluzioni innovative basate su risparmio energetico, fonti rinnovabili, nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, le città possono diventare strumento di cambiamento per un futuro sostenibile.

A Crema gli esempi virtuosi della mobilità sostenibile, con car e bike sharing, l’espansione della rete ciclabile, e l’esperienza smart smartparking. E ancora l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e l’appalto calore. “Per noi smart city è una città umana, nella quale la qualità di vita di tutte le persone è migliore e nella quale c’è una buona connesione con gli spazi di vita”, ha spiegato Bonaldi.

“Abbiamo molto da fare – ha aggiunto Gori – perché si incrociano due rivouzioni: quella del digitale e quella necessaria della trasformazione ecologica delle città nel tentativo di combattere il cambiamento climatico. Il digitale spesso è lo strumento per poter fare un buon lavoro sulla sostenibilità ambientale. Abbiamo più cose da fare che tempo a nostra disposizione. Abbiamo dalla nostra la sensibilità dei cittadini”.

L’evento è nato dalla collaborazione tra lo storico Festival cremasco, il Comune di Crema e il Gruppo Enercom che ha fortemente voluto e sostenuto questo “innesto” tecnologico all’interno del programma dei Mondi, il cui tema di questa nona edizione è  “La natura ci salverà?”. “Il Gruppo Enercom lavora da sempre accanto alla città di Crema e alle sue iniziative culturali, offrendo anche il proprio know how al servizio del rilancio dei territori e della valorizzazione di tutte le realtà locali nelle quali siamo presenti”, ha dichiarato Donato Stanca, Amministratore Delegato di Simet, Gruppo Enercom.

Ambra Bellandi 

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