Politica

Lgh/A2a: dal M5s esposto per
ricostruire le responsabilità

Un esposto integrativo all’Anac che sarà inviato anche alla Corte dei Conti, il cui contenuto è stato presentato questa mattina dal consigliere regionale Degli Angeli, il consigliere comunale Draghetti e gli ex consiglieri Di Feo e Boldi.

Il Movimento 5 Stelle Cremasco torna sulla fusione Lgh/A2a, a 6 anni dalla stessa, e lo fa con un’altra torta – amara, al limone – e un vassoio vuoto a simboleggiare quanto rimasto al territorio in seguito all’operazione.

L’esposto, che può essere sottoscritto da tutti i cittadini, verrà depositato nei giorni successivi al 29 ottobre, data di scadenza dei termini secondo legge per ricevere le risposte dei sindaci ai quali i grillini hanno chiesto atti deliberativi sulla questione A2A/LGH. “Ad oggi – precisano i referenti del M5s – solo pochi sindaci hanno risposto. La nostra è un’operazione, uno sforzo corale, che coinvolge tutti i comuni interessati dalla fusione, quindi oltre quelli Cremaschi, quelli cremonesi, lodigiani, Pavesi e Bresciani”.

Il documento è volto all’individuazione delle responsabilità dell’operazione di fusione, essendo questa ormai incontrovertibile. Dal M5s giugne quindi il sollecito ai sindaci “a farsi parte diligente e fornirci quanto prima risposta per poter quindi integrare e fornire il supporto ad Anac e alla Corte dei Conti nella ricostruzione delle eventuali responsabilità e quantificazione dei possibili danni erariali, causati dal non rispetto delle normative comunitarie in termini di trasparenza e pubblicazione gara”.

Secondo i pentastellati “questa operazione sta costando troppo ai cittadini, tanto è vero che ad oggi solo di spese per consulenze, pareri e ricorsi tutti sonoramente bocciati, si sono spesi oltre 64 mila euro di società partecipate dal pubblico. Senza contare eventuali danni erariali che saranno elemento di valutazione della Corte dei Conti. Quello che dicevamo nel 2015 si è avverato e dobbiamo sottolineare il fatto che il M5S è stato l’unico movimento politico ad aver compiuto azioni concrete e continuative per restituire verità e trasparenza ai cittadini. Nonostante gli insulti, i tentativi di delegittimazione personale e l’indifferenza. Altri, invece, si son fermati a qualche virgolettato per aver visibilità sui quotidiani e cavalcare l’onda”.

“Delle Società pubbliche che offrivano servizi ai cittadini – hanno concluso – ora non rimangono nemmeno le briciole. Tutto è stato consegnato senza bando di gara pubblico in mano a società quotate in borsa, che faranno e disferanno quello che vorranno. Ad esempio – conclude Degli Angeli – potranno decidere magari di fare nuovi inceneritori, importare immondizia da fuori regione per alimentare e rendere sostenibili nuovi impianti di biogas, e gestire tutta la filiera energetica e dei rifiuti solo con fine utilitaristico, dopo aver ovviamente socializzato le perdite”.

Ambra Bellandi

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