Cronaca

Consultorio: al via il programma
di screening con HPV test

Ha preso il via questa mattina al consultorio familiare di Crema il programma dello screening del Papilloma virus, con HPV test dell’Ats Valpadana.

Lo screening è finalizzato alla prevenzione dell’insorgenza del carcinoma al collo dell’utero e prevede una rete informatica e logistica particolarmente avanzata, per consentire una precisa registrazione, trasporto e tracciamento del percorso dei campioni biologici. I campioni prelevati a Crema vengono poi analizzati dal Servizio di Anatomia Patologica della ASST di Mantova, che è centro di riferimento regionale per l’ambito di ATS Val Padana.

Per le donne il prelievo viene sempre effettuato in Consultorio, da personale ostetrico, con le stesse modalità del pap-test. Ciò che cambia è la gestione della raccolta delle cellule dal collo dell’utero che vengono analizzate in Anatomia patologica per rilevare la presenza di virus HPV ad alto rischio oncogeno, cioè i virus che possono causare il tumore del collo dell’utero.

Le risposte al test verranno recapitate come sempre per posta al domicilio, mentre per eventuali accertamenti ed approfondimenti in caso di positività al test, le donne saranno contattate dal personale sanitario per programmare la visita ginecologica gratuita presso gli ambulatori di ginecologia dell’ASST di Crema, come di consueto.

Numerosi studi hanno evidenziato che lo screening con il test HPV – al posto del Pap-test – è più efficace nel trovare le lesioni del collo dell’utero ed è quindi più protettivo. Inoltre, il test HPV trova queste lesioni più precocemente, e quindi è sufficiente ripeterlo ogni cinque anni invece che ogni tre anni come il tradizionale Pap test. La ricerca scientifica ha infatti dimostrato che questo intervallo è più efficace e il rischio di avere una lesione dopo un esito negativo in tale intervallo è bassissimo. La ripetizione del test HPV dopo un periodo di tempo inferiore può comportare trattamenti inutili. Se una donna è invitata a fare lo screening con il test HPV farà un unico prelievo che serve sia per il test HPV che per il Pap-test. Il Pap-test però sarà allestito in laboratorio solo se il test HPV sarà positivo, come esame di completamento, in maniera tale da fornire indicazioni utili per i successivi controlli.

Il nuovo protocollo di screening con test HPV – dichiara Emanuela Anghinoni, Dirigente del Servizio Programmi di Screening di Popolazione di ATS Val Padana – verrà offerto progressivamente secondo un modello “misto” che prevedrà di proseguire con l’offerta del pap test e progressivamente sostituire con il test HPV, al fine di garantire una corretta transizione dal programma con pap test al programma con HPV”.

Il programma viene avviato per le donne in età compresa tra i 50 e i 64 anni, che da settembre in poi riceveranno l’invito con appuntamento programmato. Dal 2022, progressivamente, la fascia di età a cui offrire il test HPV verrà estesa sino a raggiungere il completamento della fascia 34-64 anni. Il test HPV in regime di screening non è raccomandato per le donne comprese tra 25-33 anni, poiché nelle donne più giovani le infezioni da HPV sono molto frequenti, ma nella gran parte dei casi regrediscono spontaneamente. Alle giovani, pertanto, si continuerà a mandare invito con appuntamento per il pap-test, fino al compimento del 34esimo anno.

“Fondamentale è aver ripreso a pieno regime le attività di screening, in particolare questo per la prevenzione del tumore della cervice uterina, dopo la riduzione forzata a causa del covid – dichiara Roberto Sfogliarini, Direttore Sanitario ASST Crema – È necessario che le donne si rivolgano con grande fiducia al nostro Consultorio, aderendo in grande numero alla campagna, proprio per il valore proprio della prevenzione, che resta uno degli obiettivi fondamentali dell’attività sanitaria e che questa azienda promuove”

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