Politica

Liberalizzazione vaccini: mozione
M5s approvata. Ma Bassi non ci sta

Scintille tra i banchi della maggioranza. Il capogruppo del Pd, isolato e amareggiato, vota a favore: "Sappiate però che ho una faccia sola e ribadisco quanto detto".

“Alla mozione del M5s manca solo un punto: le scuse agli italiani per aver attentato per anni alla salute dei più fragili, diffondendo scemenze no-vax”. Si è chiusa così la seduta consigliare di ieri, 31 maggio.

In seguito al dibattito relativo alla “questione piscina”, l’assise ha affrontato la discussione sulla mozione presentata dal consigliere grillino Manuel Draghetti in merito a liberalizzazione dei vaccini e diritto alla salute. A prendere parola dopo il pentastellato, il capogruppo del Pd Jacopo Bassi che ha elencato una lunga serie di citazioni palesemente no-vax di esponenti del M5s. “Per anni avete lucrato sul tema per ottenere i voti di una parte di elettorato. C’è voluta una pandemia per farvi rendere conto che avete detto una miriade di idiozie”.

Espresso parere contrario rispetto alla mozione, Bassi ha trovato appoggio nella sua analisi persino dal forzista Antonio Agazzi che, però, ha aggiunto: “Al netto del tema politico e della storia dei 5S, fatico a dire che non voteremo a favore di un testo che, tutto sommato, chiede di superare “il virus dell’individualismo””. Un pensiero, quello del capogruppo di Forza Italia, condiviso anche dalla Lega

Nettamente a favore dell’approvazione, invece, Emanuele Coti Zelati: “So che questa mozione ha lo stesso effetto di una goccia nel mare, ma almeno avremo provato. E’ un piccolo tentativo non di salvare il mondo, ma di salvarci l’anima”.

In aula Ostaggi si attendeva solo la dichiarazione di voto e il conseguente respingimento della mozione. Ma nella maggioranza qualcuno ha fatto notare che l’ultimo punto del documento (“Impegnarsi a pubblicizzare il più possibile l’iniziativa dell’associazione NoProfitPandemic.Eu affinché la Commissione Europea intervenga sulla liberalizzazione dei vaccini”) “è impossibile non condividerlo”.

Tra i banchi delle civiche di centro sinistra i consiglieri hanno iniziato a mormorare, scambiandosi idee sul da farsi. Il risultato è stato certamente unitario nella forma, ma molto meno nella sostanza: il capogruppo del Pd è rimasto solo a combattere una battaglia ormai persa.

In seguito alla sospensione della seduta, il documento presentato da Draghetti è stato emendato, mantenendo solo il primo e l’ultimo punto (alla coda del quale si è aggiunto il quarto). La mozione, così modificata, esprime parere favorevole riguardo la liberalizzazione dei vaccini e impegna la Giunta a diffondere il contenuto del testo con i Consigli comunali dell’Area Omogenea.

Unanime il voto finale. Bassi, sconfessato dai suoi, ha però preso parola in fase di dichiarazione: “Io ho una faccia sola, e quello che ho detto lo ribadisco. La storia delle posizioni dei 5 Stelle sui vaccini non ha nulla a che fare con il diritto alla salute. È un mero tentativo di lucrare sui sentimenti antiscientifici in cambio di qualche voto. Alla mozione del M5s manca solo un punto: le scuse agli italiani per aver attentato per anni alla salute dei più fragili, diffondendo scemenze no-vax. Accetto la mozione – ha concluso – ma alla maggioranza esprimo la mia perplessità. Ho sofferto quanto accaduto stasera”.

Ambra Bellandi

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