Cronaca

Ddl Zan: piazze contrapposte
nel pomeriggio cremasco

Decine gli operatori delle forze dell'ordine, a garanzia della pubblica sicurezza. In Duomo la manifestazione silenziosa delle Sentinelle in Piedi, mentre in piazza Garibaldi il presidio di Sinistra Classe e Rivoluzione.

Due piazze antagoniste oggi, a Crema. In mezzo, decine di operatori delle forze dell’ordine per garantire l’ordine pubblico. Transennata piazza Duomo, dove le Sentinelle in Piedi hanno silenziosamente sostato per un’ora, cartelloni alla mano, protestando contro il Ddl Zan. Dall’altra parte della “vasca”, contrapposto non solo fisicamente, il presidio di Sinistra Classe e Rivoluzione, a sostegno della Legge contro l’omotransfobia.

Il centro era affollato, complice la domenica soleggiata, ma la maggior parte delle persone ha sfilato davanti alle due manifestazioni senza fermarsi. Qualche anziano, osservando i cartelloni delle Sentinelle o ascoltando il comizio in Garibaldi, chiede sommessamente: “Ma cos’è il gender?”.

“Vogliamo che ciascuno sia libero di amare chi e come vuole! Siamo qui per lottare contro le disciminazioni. Siamo in piazza perché ogni anno sono oltre 130 gli atti di omofobia denunciati. E chissà quanti restano nel silenzio della paura di non essere compresi, o accettati, dalle famiglie, dagli amici, nei Tribunali”. Queste le parole pronunciate al microfono da Francesco Favalli, di Sinistra Classe e Rivoluzione.

Poco dopo, in piazza Duomo, prendono parola le Sentinelle, al termine della protesta silenziosa: “Il testo del Ddl Zan, presentato come necessario per punire le violenze e le discriminazioni nei confronti di chi prova attrazione per lo stesso sesso o di chi vive con disagio il proprio sesso biologico, è inutile: il nostro ordinamento giuridico punisce già qualunque tipo di violenza, prevedendo anche aggravanti ove necessarie. E’ inoltre pericoloso poiché non viene specificata la fattispecie di reato. Ciò significa che anche le opinioni potranno essere oggetto di denuncia. In gioco quindi c’è innanzitutto la libertà. Siamo di fronte ad una sorta di legge bavaglio, che potrà potenzialmente rendere “omofobo per legge” chiunque non si allinei al mainstream”.

Sono da poco scoccate le 18, le campane della cattedrale suonano, e il pomeriggio di manifestazione si conclude con un’iconica immagine: due ragazzine, poco più che 14enni, con la bandiera arcobaleno sulle spalle che osservano e ascoltano in silenzio il gruppo in piazza Duomo.

Ambra Bellandi

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